C’era da aspettarselo. Lo sfogo di qualche giorno fa del consigliere di minoranza Stefano Brunello di Sarcedo, deluso e demotivato dal disamore della gente per la politica e dalle sedute dei consigli comunali disertate dai cittadini, non ha lasciato indifferente il sindaco Luca Cortese, che risponde colpo su colpo alle osservazioni del rivale politico. E non serve nemmeno precisare che il punto di vista del Primo cittadino è decisamente di tutt’altro tipo.

Cortese, lo sfogo di Brunello non deve averla lasciata indifferente. Ci si domanda solo se è più stupito o rattristato. Secondo lei Sarcedo sta davvero morendo?

‘In realtà lo amo così tanto che non dirò mai che Sarcedo, paese dove sono nato e vivo da sempre è ‘l’imbarazzo dell’Alto Vicentino’. Questa affermazione non la posso accettare da nessuno, tanto meno dai rappresentanti delle istituzioni. Per rispetto delle migliaia di persone laboriose che quotidianamente tramite il loro impegno economico, civile e sociale tengono in vita un paese dove è piacevole vivere, ma soprattutto perché non è vero! Sarcedo in alcuni ambiti è un’eccellenza. Qualcuno diceva che le parole sono pietre: bisogna stare attenti a tutti i livelli nell’esprimere giudizi che condizionano ed inficiano un modo di essere, anni di lavoro e un’identità civica. Sarcedo non sta assolutamente morendo. Certo ci sono delle difficoltà, c’è da migliorare sicuramente ma il paese è vivo! Questo lo rivendico con fierezza’.

 

Non può però negare che i consigli comunali deserti sono una realtà che tocca tutti i comuni, non solo Sarcedo. Perché secondo lei questo disamore per la politica?

‘Sicuramente la politica ‘estetica e cialtrona’ degli ultimi 20 anni non ha aiutato. I continui scandali a livello nazionale e regionale, la mancanza di coerenza nella classe dirigente, minano la fiducia delle persone. Stiamo vivendo ancora un momento di sfiducia generale nei politici. Ma le cose stanno cambiando a tutti i livelli. Nei comuni c’è una rinascita di una classe dirigente fatta di giovani e promettenti politici che farà cambiare idea alle persone’.

 

Ma nella pratica voi amministratori di Sarcedo come pensate di attirare l’attenzione della gente verso la ‘cosa pubblica’?

‘Questa amministrazione è attentissima alle esigenze della cittadinanza. Innanzitutto siamo disponibili, trasparenti e presenti nel territorio. Abbiamo aumentato le forme di comunicazione, abbiamo costruito un nuovo notiziario e una pagina facebook dedicata. La mia pagina personale è seguita e rispondo spesso a quesiti, proposte e critiche dei cittadini. Poi siamo noi che andiamo dalle persone: da mesi sono attivi due progetti che vedono i consiglieri comunali portavoce delle vie del paese e in questo autunno siamo tornati nei luoghi della campagna elettorale. Credo fortemente che il contatto con le persone sia l’unico modo per amministrare in modo adeguato. Forse qualcuno non viene ai consigli anche perché ci trova sempre disponibili, in municipio o in piazza’.

 

Torniamo al discorso di Sarcedo paese ‘imbarazzante’ e senza vita. Ha qualche idea in serbo per rinvigorire le attività commerciali o attirarle?

‘Il paese non sta morendo. Lo ribadisco. E’ offensivo e sbagliato dirlo. Ci sono delle realtà da sviluppare e migliorare. Ma quando mi si dice che in consiglio non si parla di illuminazione, traffico e lavoro mi vien da sorridere: andate a leggervi le ultime delibere. Oppure parlando di paese morente vi posso elencare più di 100 iniziative che ogni anno si organizzano come amministrazione e come associazioni? La Piazza capoluogo è da anni che vive un momento difficile. Noi un po’ alla volta la stiamo valorizzando portando le persone in piazza. Vedrete che nei prossimi due anni concretizzeremo questo lavoro. Ma il pallino lo hanno in mano i privati. Sono loro che devono credere in progetti imprenditoriali. Noi possiamo aiutarli come stiamo facendo con la sburocratizzazione, la velocità nelle risposte, ma poi sono i privati che devono investire. Le affermazione del Consigliere sono considerazione di pancia. La chiusura di attività commerciali, la sicurezza, il problema dell’occupazione certo sono tematiche fondamentali e di assoluta attualità ma certo non si può nascondere che a riguardo la voce grossa la possono fare lo Stato e le Regioni da un lato.
Noi stiamo affrontando un percorso che nel complesso sta rendendo Sarcedo un paese credo appetibile sotto più punti di vista’.

 

Immaginiamo che Brunello tra 10 anni sia intervistato sulla stessa questione. Cosa potrebbe essere cambiato rispetto alla riflessione di ieri? O casa le piacerebbe che fosse diverso?

‘Sperando che si esca da questa ventata generale di pessimismo spero che a prescindere dal nostro impegno Sarcedo resti un paese vivibile. Spero che il consigliere Brunello possa dire che gli sforzi fatti per ammodernare Sarcedo e tutelare il territorio abbiamo portato un miglioramento della vita dei nostri cittadini. Che tutti assieme, maggioranza e minoranza abbiamo fatto un lavoro dignitoso ed impegnato. Invito il consigliere a non mollare ed essere ottimista anche perché sto trovando forme concrete per aumentare la collaborazione tra i gruppi consiliari: coinvolgere ed non escludere. Noi aspettiamo a braccia aperte proposte o consigli da parte di tutti i cittadini e quindi anche da coloro che rappresentano gli altri gruppi consiliari. Sarebbe troppo facile chiamarsi fuori’.

Marta Boriero

 

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