E’ bufera a Sarcedo dopo la maxi rissa che ieri pomeriggio, ha generato il far west in via Asiago, dove staziona una famiglia rom, destinataria, a colpi di pistola e di bastoni, di una vera e propria spedizione punitiva da parte di un altro nucleo familiare. Nell’inchiesta è coinvolta una terza famiglia di rom. Ieri pomeriggio, la polizia locale Nord Est Vicentino ha sequestrato la pistola con cui è stato fatto fuoco.
Sotto chiave una 7,65 risalente alla seconda guerra mondiale e risultata rubata. Sequestrati anche i bastoni. Tre gli arresti finora, ma ci sono una decina di indagati, tra cui Romeo Maier, 45 anni e la moglie che attualmente sono ‘uccelli di bosco’ e sono ricercati anche fuori regione. Sarebbe stata la coppia ieri pomeriggio, a fare irruzione in via Asiago dove a colpi di mazza ha ferito altri rom e danneggiato due camper. Grazie alla segnalazione di alcuni abitanti di Sarcedo sono intervenuti gli agenti ed i carabinieri, che probabilmente hanno evitato ulteriore spargimento di sangue.
In flagranza di reato sono finiti in manette Piero Hudorovic, 41 anni, residente a Malo, Erik Cari, 21 anni, residente a Breganze e Nicolas Hudorovic, 31 anni, residente a Sarcedo. Quanto ora preoccupa la cittadinanza di Sarcedo con il sindaco Luca Cortese in testa, che ha convocato una seduta straordinaria di consiglio comunale, è la faida tra i tre gruppi di rom, che terrorizzano per la violenza di cui sono stati capaci ieri. Si tratta inoltre, di personaggi molto noti alle forze dell’ordine. Sul capo di questi rom ci sono accuse che vanno dal sequestro di persona alla rapina.
Si teme che non si sia concluso tutto ieri, ma che si tratti sono dell’inizio di una guerra tra famiglie che potrebbero tornare in azione in un paese tranquillo come Sarcedo, che non è certo abituato a scene da far west come quelle di ieri.
All’attacco, anche il consigliere di minoranza Paolo Cappellotto che teme che l’amministrazione-Cortese sottovaluti la situazione che si è venuta a creare e dichiara che probabilmente, quanto accaduto ieri, si sarebbe potuto anche evitare.
‘I nomi sono sempre gli stessi – ha detto oggi pomeriggio, Cappellotto – com’è possibile che questa gente continui a delinquere con il benestare di amministratori che dovrebbero attenzionarli con accertamenti patrimoniali ? Un sindaco questo potere ce l’ha. I Maier sono conosciuti, sono addirittura proprietari della casa dove vivono. Sono convinto che non pagano nemmeno l’Imu e nessuno si è mai preso la briga di verificarlo. Si tratta di persone senza regole, lo hanno dimostrato ieri – ha incalzato Cappellotto – E’ giunta l’ora di rendere difficile la vita a questa gente mostrando il pugno fermo. Basta parlare di integrazione. Certi personaggi hanno dimostrato di non volerla. E allora, che si trovi il modo di perseguirli applicando regolamenti che esistono e che vanno solo applicati da parte di chi amministra. Chi sbaglia deve pagare – conclude Cappellotto – non le vogliamo queste persone in un paese come Sarcedo, dove la gente lavora onestamente e ha tutto il diritto di vivere serenamente’.
di redazione Thiene on line