Ha rinunciato ufficialmente al suo gettone di consigliere ed ha pubblicato l’atto su facebook. Paolo Cappellotto, che siede all’opposizione con la lista civica Più Sarcedo vuole dare l’esempio ed invita i 12 consiglieri comuali di Sarcedo a seguirlo. Un gesto che la dice lunga e che rappresenta solo l’emblema del tipo di opposizione che l’ex candidato primo cittadino vuole portare avanti. Dopo un mese traccia una sorta di bilancio dell’attività svolta dall’amministrazione capitanata da Luca Cortese e punta l’indice sulla mancanza di azioni, che lui, avesse guadagnato la ‘poltrona’ , avrebbe subito messo in atto per tagliare i costi in favore della popolazione che poi, paga le tasse.

 

 

Cappellotto, il sindaco Cortese sostiene che quel gettone di presenza in consiglio possa rappresentare una sorta di rimborso per le spese sostenute da chi svolge comunque un lavoro per la cittadinanza di Sarcedo…

 

Non credo che quella somma così irrisoria possa esserlo, ma se ognuno rinunciasse la cifra che potremmo devolvere in favore delle famiglie in difficoltà sarebbe buona e risolverebbe dei problemi. Consiglieri di maggioranza e assessori si sono definiti ‘precari’ e la cosa è davvero divertente, dato che conosco queste persone e non le definirei assolutamente così. Tra loro ci sono due sono pensionati, una insegnante, un assessore è un libero professionista. C’è un docente universitario, un praticante avvocato, la figlia di un imprenditore, che studentessa, ma non sta così male economicamente. Mi chiedo: ‘Perchè non rinunciare al gettone di presenza per una giusta causa?Alla fine basta pochissimo. L’atto di rinuncia è volontario e soprattutto semplicissimo dal punto di vista burocratico. La verità è che non hanno intenzione  di rinunciare, né di ridursi gli stipendi. Il Pd parla di trasparenza, sbandiera questo termine, sarebbe cosa giusta che tutti loro che hanno guadagnato il loro ruolo anche grazie a questi slogan mettessero in pratica i loro ‘cavalli di battaglia’.

 

Ad esempio, pubblicando i loro redditi online come hanno fatto diversi Comuni dell’Alto Vicentino anche là dove la legge non lo imponeva?

Certo, sarebbe cosa giusta. Sarebbe vera trasparenza.

 

Però, il sindaco Cortese è uno che pubblica tutto su facebook, che giornalmente illustra tramite i social tutto quello che fa come primo cittadino per rendere partecipi  tutti….

Non è trasparenza scrivere che è andato alla festa degli alpini. Dovrebbe utilizzare la sua bacheca web per fornire informazioni utili ai cittadini, dare orari di ricevimento al pubblico, illustrare i servizi di cui può usufruire la popolazione, non raccontare le proprie ‘gesta’.

 

Lei ha messo tra i punti del suo programma il tanto discusso campo da golf, ma gli abitanti di Sarcedo hanno votato Cortese che era contro. Vuol dire che non vogliono il campo da golf, lo hanno detto con un verdetto elettorale schiacciante.

Non è assolutamente così, anzi. Le dico che se chiamassimo a raccolta i miei concittadini scopriremmo che il campo da golf lo vogliono. Purtroppo, in questi anni si è parlato poco e male di un’opera che potrebbe dare la svolta all’economia del paese. C’è stata disinformazione.

 

Già dal primo consiglio comunale si è capito che la vostra non sarà un’opposizione ‘morbida’. Eppure, dati i problemi dei Comuni a volte, sarebbe opportuno collaborare per prendere decisioni immediate ed efficaci per il bene della collettività. Pensa che si potrebbe arrivare ad un punto d’incontro?

 

Solo quando vedremo azioni concrete da parte degli amministratori.

Ad esempio?

 Partendo da una vera spending review, da una razionalizzazione dei costi. Al Comune di Sarcedo va rivisto l’organico.

 

Parla di licenziamenti?

Oggi è difficilissimo licenziare i dipendenti comunali, ma è possibile trasferire il dipendente in esubero. Basta guardare il piano d’azione di Renzi, che in questo senso sta facendo cose importanti. Questa linea va applicata anche ai Comuni, ma a Sarcedo constato che si è affaccendati in tutt’altra direzione. Questa amministrazione non ha capito che il Comune non è la Caritas. Amministrare oggi è come essere un imprenditore: devi avere competenze, un sindaco deve avere capacità manageriali per fare funzionare la res pubblica, che con i tagli dello Stato è sempre più in difficoltà.

Natalia Bandiera

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