Riutilizzare beni invenduti o inutilizzabili per darli ai poveri e ai disagiati. Il progetto “Un pasto non è un rebus”, presentato dal Comune di Santorso nell’ambito del Fondo Lire U.N.R.R.A., è stato approvato e finanziato dal Ministero dell’Interno: prende perciò il via la proposta – che vede come partner l’Ulss 4 Altovicentino, Samarcanda Cooperativa Sociale Onlus, Verlata Lavoro e Associazione Diakonia Onlus e Comune di Schio – che prevede la redistribuzione delle eccedenze alimentari.
«E’ un progetto – ha commentato il Sindaco Franco Balzi – al quale crediamo molto e che abbiamo presentato al territorio lo scorso settembre, in occasione della Giornata della Solidarietà di Santorso: fare delle eccedenze alimentari una risorsa per chi è in difficoltà, mettendole a disposizione gratuitamente per quelle persone in maggiore stato di bisogno. Ora che abbiamo ottenuto il finanziamento, possiamo costruire gli strumenti per rendere possibile questo obiettivo».
Il progetto ha un importo complessivo di 125.303,72 €; di questi, 56.764,12 € saranno finanziati dal Fondo Lire U.N.R.R.A, mentre la restante quota sarà coperta dal partenariato locale. Il progetto prevede un rafforzamento della rete territoriale di accoglienza per senza fissa dimora e l’organizzazione del recupero di beni invenduti o inutilizzati (cibo, farmaci, abbigliamento, libri etc) che hanno ancora elevato potere di utilizzo ma non più valore commerciale. Questi beni saranno destinati, in donazione, a parsone senza fissa dimora e in condizioni di precarietà sociale, attraverso la realizzazione di una rete di raccolta che coinvolga gli enti locali, l’Ulss, le cooperative sociali, il tessuto commerciale, le mense.
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