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Santorso. Ulss 4: ‘Ristorante dell’ospedale libero dagli alcolici’

Stop agli alcolici all’ospedale unico Alto Vicentino. A dare la notizia che servirà a sedare gli animi inferociti di chi in questi mesi, aveva puntato l’indice contro la vendita di spritz, birra e vino in quello che doveva essere solo un luogo di cura, è stato questa mattina, il direttore generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro, che ha mantenuto la parola. ‘Da oggi 18 febbraio 2013 nel ristorante dell’Ospedale Unico Alto Vicentino i cittadini troveranno solo bevande analcoliche – si legge nel comunicato stampa dell’Ulss4 – La decisione è frutto dell’intesa tra il direttore generale dell’Ulss 4 Daniela Carraro e i vertici dell’azienda Serenissima.

 

‘Ringrazio per la disponibilità dimostrata dalla Serenissima nell’affrontare il tema della vendita di alcol nel ristorante dell’ospedale – spiega la dg – il primo gesto di buona volontà riguarda, da oggi, lo stop alla vendita di alcolici ai cittadini che usufruiscono del ristorante. Per i dipendenti dell’Ulss 4 tale divieto è già presente ed esteso anche alle consumazioni effettuate al bar. Un controllo effettuato alle casse al momento del pagamento aiuta il personale ad osservare la prescrizione. Il passo successivo sarà quello di proporre anche tutta una filiera di alimentazione gustosa e sana, grazie alla professionalità in tema di alimentazione e stili di vita degli operatori del dipartimento di Prevenzione, guidato da Ivo Dagazzini. L’azienda sta infatti lavorando per far sì che l’ospedale sia un vero e proprio luogo di promozione della salute’.

Daniela Carraro ha mantenuto la parola data sin dai primi giorni dal suo arrivo all’Ulss 4. Aveva detto chiaramente come la pensava, dichiarando che se fosse stato in suo potere, avrebbe persino vietato che si fumasse fuori dall’ospedale.

La notizia è stata accolta con gioia dal sindaco di Santorso Pietro Menegozzo che apprendendo del divieto da oggi della vendita di alcolici all’ospedale che ricade all’interno del suo comune ha detto:’ Quello degli alcolici era un problema di sostanza: in un contesto in cui la lotta all’alcol rappresenta una missione aziendale non poteva essere accettato che si vendesse tra le mura ospedaliere – ha detto Menegozzo – ringrazio la direttrice generale Carraro. Questo problema aveva generato pressioni anche su noi sindaci’. Questo è un bel segnale di collaborazione, che getta le basi ad un futuro di dialogo costruttivo’.

N.B.