Non si fa che parlare di quanto accaduto ieri mattina, a Salcedo con le dimissioni in blocco di tutti i consiglieri di maggioranza, che così “hanno fatto fuori” lo storico sindaco Antonio Gasparini. Ora quindi, si procederà al commissariamento e qualcuno stenta a credere che tutto questo sia accaduto nel “tempio” indiscusso di Gasparini che è una figura sobria, ma incisiva quando c’ è da decidere. Un amministratore capace di “pesare” in tutto l’Alto Vicentino. Un primo cittadino molto stimato in tutto l’hinterland thienese, dove è sempre stato tenuto il grande considerazione per le sue competenze e per le capacità di mediazione che non possiedono i sindaci di nuova generazione.
Pare che alla base del colpo di spugna netto, che la dice tutta sull’aria che si respirava a Salcedo, in seno al gruppo di maggioranza, ci sia la possibilità di fare ancora un mandato da parte di Gasparini, che a quanto pare non aveva intenzione di lasciare “il trono”, ma nel frattempo, si era ventilata la candidatura dell’ex vicesindaco Michele Carli, che aveva dato già le dimissioni. Quindi, la mossa di ieri, con le dimissioni in massa ed una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco.
Queste sono le conseguenze della “liberalizzazione” dei limiti ai mandati consecutivi per i sindaci dei piccoli comuni: in quelli tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato invece dei due attuali, mentre sotto i 5mila viene eliminato ogni limite. A dare l’annuncio ufficiale era stato la scorsa settimana il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Una piccola rivoluzione che sta facendo rimescolare le carte della politica anche nell’Alto Vicentino, dove in queste ore si stanno rivedendo candidature e appoggi in vista delle amministrative.
di Redazione AltovicentinOnline