Con la smorfia tipica di chi è abituato ad essere un bersaglio, fa un mezzo sorriso e seppellisce ogni attacco. Riccardo Calgaro, sindaco di Cogollo del Cengio preso di mira dall’opposizione per conto dei cittadini che non vogliono la Valdastico Nord, non accetta di sentirsi dire che ha tenuto nascosto il tracciato dell’autostrada, anzi rincara la dose e replica: ‘L’ho presentato in consiglio comunale l’1 ottobre, ma nessuno dell’opposizione era presente in aula perché erano usciti per protesta già al primo punto. Forse volevano solo prendere il gettone presenza’.
L’opposizione quindi (che peraltro sostiene che nei punti dell’assemblea non fosse citata la discussione in merito alla A31) sarebbe la prima colpevole di quanto accusa, cioè di avere sorvolato il problema lasciando trascorrere nell’immobilità i tempi tecnici necessari per il ricorso.
‘Avevo visto una bozza del tracciato il 26 settembre – ha sottolineato Calgaro – e anche se non era definitiva mi sono attivato subito per dare le opportune informazioni al consiglio dell’1 ottobre, ma l’opposizione non c’era. Il 12 ottobre ho avuto una brochure dalla Regione e ho indetto un consiglio per fine mese. Non è vero – ha continuato – che i tempi tecnici per il ricorso sono scaduti oggi, ma indipendentemente da ciò, stiamo valutando se è opportuno o no fare ricorso e lo faremo solo ed esclusivamente se si può ottenere l’obiettivo che abbiamo, cioè una modifica sostanziale del tracciato. Altrimenti sarebbero tempo e soldi sprecati’.
Secondo Calgaro la sua procedura ha rispettato i termini regolamentari e sottolinea che l’unico compito che spetta ad un amministratore comunale è quello di fare del suo meglio perché il tracciato dell’autostrada sia meno lesivo possibile per il territorio che attraversa: ‘Non è compito mio – ha spiegato – dire sì o no alla A31 verso nord. Un’autostrada è un’opera di valenza nazionale, trascende perfino la volontà regionale perché è di competenza del Ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture che ha sede a Roma. In questo caso – ha sottolineato – il sindaco ha il piccolo potere di mitigare il progetto cercando di favorire per quanto possibile il territorio di sua competenza’.
Ciò che il primo cittadino di Cogollo rimprovera ai molti che si sono mobilitati solo ora è di misurare il valore della A31 con metri e misure diverse in base agli interessi personali. ‘Ci vuole coerenza – ha detto – non si può protestare solo quando la strada tocca e invade il nostro orto. Se si ritiene che l’autostrada è giusta, allora lo è sempre, non solo se passa in un altro paese’.
Per quanto riguarda l’attacco dell’opposizione, Riccardo Calgaro non usa mezzi termini ‘è un attacco strumentale, nato da una persona che non fa politica, ma mira solamente alla distruzione dell’avversario. Non scendo nel dettaglio, ma mi sono state fatte pressioni proprio per il motivo contrario, cioè non ero del tutto a favore della A31. In merito alla presidenza della Comunità Montana – ha continuato – c’è solo la mozione di fiducia da parte di diciotto consiglieri, e se alla fine diventassi presidente riprenderò il ruolo che la Comunità Montana deve avere nell’argomento autostrada. Finora la comunità non ha esercitato nessun ruolo’. Anche per quanto riguarda le opportunità economiche offerte da un cantiere in città, Calgaro puntualizza che ‘quando passa un’autostrada si apre l’occasione per ottenere infrastrutture che in altre occasioni non si potrebbero avere, come rotonde, complanari, eccetera. La città ne trae benefici diretti e concreti’. E sull’effettività del prolungamento da Piovene Rocchette verso il Trentino, Calgaro non si dice convinto che si potrà vedere dal vivo. ‘Ho dei dubbi – ha concluso – che quest’opera alla fine venga realizzata, perché la situazione economica non la favorisce ed il Trentino alto Adige è decisamente contrario. A questo proposito – ha concluso – io sono d’accordo che si faccia l’autostrada se la si fa direttamente fino a Besenello, ma nel caso in cui si dovesse realizzare solo un tratto parziale, io sono assolutamente un talebano del no, cioè il mio sarebbe un ‘no’ secco e definitivo perché mancherebbe il presupposto principale per cui si è voluta la A31 verso nord, cioè mancherebbe lo sbocco verso l’Europa del nord e un simile investimento non sarebbe compensato da un traffico sufficiente’.
A.B.