Il referendum per l’autonomia del Veneto è valido. I votanti hanno superato il quorum assestandosi intorno al 60% e ora si attende lo spoglio delle schede per sapere quali sono i numeri del ‘sì’, del ‘no’ e le schede nulle.
Il plebiscito, auspicato dal governatore Luca Zaia, non c’è stato. “Voglio almento l’85%”, aveva detto il governatore a luglio al teatro comunale di Thiene. Come era facile prevedere, quell’azzardo è rimasto una chimera, ma i veneti questa volta si sono fatti sentire.
Si sono alzati presto e sono andati alle urne. Molti più del solito. Con l’Alto Vicentino, la Valle del Chiampo e l’intera provincia di Vicenza, che include le zone industriali trainanti della regione, che hanno fatto il boom. A loro infatti spetta il primato dei voti, con il 60% raggiunto da molti comuni già nel tardo pomeriggio, quando il secondo spoglio era ancora lontano. Record di affluenza nella zona delle concerie, con Arzignano sulla soglia del 60% e Chiampo, Zermeghedo, San Pietro Mussolino e Crespadoro lanciate a superare il 70%.
“E’ il Big Bang per la regione Veneto – ha commentato Luca Zaia, governatore del Veneto – Hanno vinto i veneti e il
Anna Bianchini