L’Enpa non vuole ingoiare il boccone ed è convinta di aver subito un’ingiustizia, quando l’amministrazione comunale di Thiene gli ha risposto no alla festa dei cani a Villa Fabris. Dopo aver messo in moto un meccanismo mediatico, che ha fatto arrivare la notizia fin oltre i confini del Veneto, ora passa alle vie legali. Gli animalisti di Fabiola Bertoldo si sono rivolti all’avvocato thienese Alessandro Dall’Igna che li rappresenterà.
Dal proprio canto, il Comune di Thiene sostiene di non aver infranto la legge e cita proprio quella norma regionale del Veneto 17/2014, art. 18 bis, che al secondo comma recita. ‘Agli animali da compagnia è vietato l’accesso in aree destinate e attrezzate per particolari scopi, come le aree giochi per bambini, quando a tal fine sono chiaramente delimitate e segnalate con appositi cartelli di divieto’.
Il sindaco Gianni Casarotto aveva replicato alle forti accuse dell’Enpa, dichiarando che la decisione derivava non da un’intolleranza verso gli animali, tutt’altro. Ma che si trattava di una forma di rispetto per bambini che scorrazzando nell’area verde, si sarebbero potuti imbattere negli escrementi dei cani.