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Thiene. La campagna elettorale e il giallo dell’intimidazione: ‘Io minacciato da un tirapiedi’

La campagna elettorale di Thiene si tinge di giallo e se le forze dell’ordine dovessero provare l’accusa di minaccia, chi l’ha compiuta potrebbe pagare caro. Con delle aggravanti, anche la reclusione. A denunciare il gravissimo fatto di cronaca è stato il capolista di una delle compagini che appoggiano la candidatura di Daniele Apolloni a sindaco: ne dà notizia stamattina martedì 3 maggio 2022, Valerio Bassotto, con un post Facebook il cui screenshot sta rimbalzando sui telefoni dei thienesi. Racconta di aver ricevuto un’intimidazione dal “tirapiedi di un candidato”.

La cosa strana è che il giornalista parla addirittura di una PEC con cui sarebbe avvenuta questa minaccia che, a suo dire, dovrebbe servire a metterlo da parte per “accreditare tale soggetto a quello che secondo lui sarebbe il candidato vincente”.

Parole forti, che spezzano la calma apparente di una campagna elettorale che non fa scintille, ma che secondo Bassotto sarebbe addirittura trascesa nel penale. Per dovere di cronaca non potevamo non pubblicare questa notizia, che da stamattina è oggetto di segnalazioni da parte di molti lettori che si chiedono come sia possibile che a Thiene accadano cose così gravi.

Soprattutto, la domanda che sorge spontanea è chi tra i contendenti alla poltrona di sindaco possa aver compiuto un gesto del genere convinto di poterla fare franca.

Adesso è tutto nelle mani di Valerio Bassotto, che dovrà presentare denuncia di minaccia negli uffici delle forze dell’ordine, affinchè venga individuato e punito il colpevole. Se si tratta di una PEC non sarà difficile risalire al ‘tirapiedi’ e Valerio Bassotto potrebbe compiere così un gesto di grande civiltà mettendo nero su bianco quanto avrebbe subito affinchè i thienesi non votino chi è capace di simili presunte illegalità.

Un dito puntato contro il presunto intimidatore da parte di Bassotto che ora, per non rischiare di passare per calunniatore, dovrà andare per forza in fondo.

Va ricordato che per il reato di minaccia si procede a querela di parte.

di Redazione AltoVicentinOnline