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L’arresto del rom che entrò a casa di Mattielli scuote la politica. ‘Questo ladro ora verrà risarcito comunque?’

“L’arresto di uno dei Rom del ‘caso Mattielli’, sorpreso a rubare a Nogarole Vicentino , dimostra ancora una volta come le Leggi dello Stato italiano siano vere e proprie barzellette che, purtroppo, hanno fatto e fanno tanto male ai cittadini perbene come il povero Ermes , che subì un calvario giudiziario proprio per colpa di uno di questi ladri nomadi. Perché le assurde Leggi dello Stato Italiano questo hanno prodotto: il povero Ermes è stato condannato ed è morto, mentre il rom, pluripregiudicato, continua a rubare sicuro di farla franca, nell’attesa di ricevere l’eredità di Ermes. Una vera e propria schifezza”. Lo dichiara l’europarlamentare vicentina della Lega Nord, Mara Bizzotto, dopo la notizia che uno dei due ladri nomadi coinvolti nel famoso ‘caso Mattielli’ è stato arrestato in flagranza di reato, assieme al padre, dai Carabinieri di Valdagno.

“Cosa succederà adesso a questo ladro nomade? Starà in galera o verrà velocemente rimesso in libertà? E dopo questo arresto in flagranza di reato avrà ancora diritto al risarcimento e all’eredità di Mattielli? – chiede l’eurodeputata Bizzotto – La verità è che l’Italia è davvero una Repubblica delle Banane con Leggi folli che premiano i delinquenti e puniscono le vittime. Mi auguro almeno che ora il nomade finisca veramente in carcere e che perda il vergognoso diritto a ricevere l’eredità del povero Mattielli”.
Sulll’arresto di Cris Cari e del padre, entrambi residenti al campo nomadi di Santorso e presi dopo aver rubato all’interno di una baita, è intervenuto anche Alex Cioni, leader di Prima Noi. ‘E’ notizia di queste ore dell’arresto di due rom per essere stati colti in fragranza di reato mentre stavano compiendo un furto. I due sono padre e figlio. Il primo si chiama Enzo Caris mentre il secondo Cris che molti ricorderanno per essere stato ferito da Ermes Mattielli mentre assieme a Blu Helt si introduceva nella sua proprietà. ‘Questi nuovi arresti rappresentano un ulteriore colpo al cuore perchè la sentenza di cui ancora oggi si parla ha nei fatto ribaltato i ruoli elevando i ladri in vittime e l’aggredito in aggressore”. Per i rappresentanti del comitato, che nelle ultime settimane di vita erano stati particolarmente vicini a Mattielli, la notizia non è nemmeno particolarmente sorprendente visto che lo stesso Helt era stato anche lui pizzicato per il medesimo reato mesi dopo essere stato ferito da Ermes Mattielli. “Possiamo testimoniare per averlo sentito con le nostre orecchie di quanto Cris Cari si lamentasse per essere inabile al lavoro a causa del ferimento, il che lascia basiti visto che quando questi soggetti parlano di lavoro evidentemente non fanno riferimento ad un’onesta professione”.
PrimaNoi sostiene quindi che non ci sia molto da discutere e non ci dovrebbe nemmeno essere bisogno di perdere tempo in inutili chiacchiere: “non sosteniamo la libertà di sparare indiscriminatamente, ma bisogna creare le condizioni affinché la legge tuteli concretamente la legittima difesa che deve essere sempre tale quando viene violata la proprietà privata”.
Per spiegare meglio il concetto portano un esempio calzante: “se una persona cardiopatica vuole salire sulle montagne russe sa bene che può rischiare un infarto lasciandoci le penne, lo stesso deve valere per i delinquenti perché la prima legittima difesa è di prendere coscienza del rischio cui si può incorrere in conseguenza ad un’azione. Se entro in casa di qualcuno per commettere dei reati devo sapere che posso uscirne accoppato. Casus belli come quelli accaduti al povero Ermes o al tabaccaio padovano non devono più accadere in uno Stato di diritto nel quale si determina in modo incontrovertibile e chiaro il ruolo della vittima e dell’aggressore”.