Si sono mobilitati in poche ore i movimenti di destra e di liberi cittadini alla notizia dell’arrivo improvviso di 50 richiedenti asilo a Sarcedo. Una vera e propria chiamata rivolta ai propri fedelissimi per manifestare sia contro l’odiato business dell’accoglienza, ma anche contro un sindaco che a loro avviso ‘fa le lacrime da coccodrillo davanti ai suoi cittadini’, dopo aver firmato un accordo col prefetto che alla luce dei fatti si è rivelato ‘farlocco’.
La notizia dell’assegnazione dei 50 migranti a Sarcedo nell’ex ristorante ‘Da Gigi’ in via 1° Maggio, arrivata solo lunedì dalla prefettura come un dato di fatto non sindacabile, aveva preso in contropiede il sindaco Luca Cortese, indignato per non essere stato consultato e contrariato fino all’ira. ‘Sarcedo non può prendersi l’onere di così tanti profughi, specialmente dopo aver firmato il protocollo d’intesa con la prefettura che limitava gli arrivi a due profughi ogni mille abitanti’, aveva detto Cortese subito dopo aver appreso dei nuovi arrivati.
Gli attivisti di ‘Prima Noi’, ‘Ordine sociale Alto Vicentino’, ‘Vicenza ai vicentini’ e la Lega Nord, hanno organizzato per martedì prossimo alle 20.30 in piazza Vellere un presidio di protesta e al sindaco Cortese non risparmiano una bella lavata di capo. Prevista la presenza del noto programma Quinta Colonna.
‘I 50 sedicenti profughi – ironizza Alex Cioni di Prima Noi – non sono altro che il premio di ringraziamento per chi è favorevole all’accoglienza diffusa che, lo abbiamo detto fino alla nausea, è una chimera di chi non sa cosa dire e come gestire il fenomeno dei migranti ma insiste nel recitare la parte del buon samaritano, con il cuore gonfio di solidarietà pelosa al limite del disgustoso. Ha poco da lamentarsi il sindaco di Sarcedo, anche se ne comprendiamo lo stato d’animo. Tuttavia se si accetta di arrivare a compromessi fidandosi di un governo che ha già dimostrato in svariate occasioni di non avere a cuore gli interessi degli italiani, si è solo vittima in modo colpevole dei propri errori. Chi è causa del suo mal pianga sè stesso’.
A Cortese ed ai sindaci in generale non le risparmia nemmeno il neo segretario provinciale della Lega Nord Erik Pretto, quando parla di ‘scarsa lungimiranza politica di alcuni primi cittadini, aderenti o comunque vicini al Partito democratico. Franco Balzi di Santorso, Piera Moro di Marano Vicentino, Giovanni Casarotto di Thiene, Sandro Maculan di Zugliano e, purtroppo, lo stesso Luca Cortese di Sarcedo per mesi hanno tentato di illudere i cittadini affermando che l’accettazione degli accordi con la prefettura di Vicenza avrebbe impedito l’arrivo sul territorio di altri richiedenti asilo, attirati in Italia dal cieco buonismo di un governo centrale’.
Pronti a scendere in piazza anche i ragazzi di Osa, capitanati da Enrico Santini, che ha preannunciato una manifestazione contro l’invasione di un paese da un numero davvero eccessivo di migranti. Qualcosa di sproporzionato che fino ad ora non si era visto nell’Alto Vicentino, tranne che nel caso di Tonezza, che ha avuto gli onori della cronaca nazionale.
Al primo cittadino di Sarcedo non resta che sperare di convincere il prefetto a ritornare sulle sue decisioni oggi in mattinata, durante un colloquio chiarificatore fissato subito dopo appresa la notizia dell’arrivo dei profughi. ‘Lunedì il sindaco di Lugo, Robertino Cappozzo, presidente della conferenza dei sindaci, ha già fissato una riunione straordinaria per discutere e risolvere questa faccenda’ ha fatto sapere Cortese.
‘Tanti altri sindaci – ha aggiunto poi – mi hanno dimostrato solidarietà, e anche i cittadini. Questa ingiustizia tenteremo di risolverla insieme’.
Marta Boriero