200 persone si sono riunite ieri all’entrata della discarica Corsea a Sarcedo. Parlamentari, cittadini e istituzioni locali e regionali, tutti insieme per sostenere l’impegno del sindaco Luca Cortese che non abbassa la guardia sulla situazione della ‘sua’ discarica.
L’appuntamento era stato organizzato dal Comitato Aperto per la Salute e l’Ambiente insieme a Legambiente, per sensibilizzare e tenere alta l’attenzione sulle opere future che puntano a mettere in sicurezza l’area prevedendo però un massiccio conferimento di nuovo materiale.
Da quando il consorzio che gestiva la cava ha dichiarato fallimento, lasciando la discarica e l’enorme falda acquifera sottostante senza interventi diretti, il primo cittadino si ‘ mosso in mille modi per trovare soluzioni che imponessero alle 160 aziende del Consorzio Corsea la continuità post mortem della cava e gli interventi di manutenzione.
Ieri, con la marcia pacifica, Cortese ha trovato ancora una volta vicino a sé un sacco di gente. “Vogliamo fare un appello alle 160 ditte ex consorziate perché diventino coloro che con la responsabilità e il senso civico risolvono il problema. E’ un invito, un appello che come comune, uniti al comitato, ci sentiamo di fare alle centinaia di imprenditori del vicentino che sicuramente hanno a cuore il destino della discarica e dell’ambiente: lo devono solo dimostrare”.
“In questi mesi abbiamo ricevuto tanto sostegno dai cittadini e dagli amministratori vicini – ha spiegato Cortese – Alcune persone ci hanno consigliato di lasciare perdere, altri di essere cinici: ‘tanto l’acqua non è bevuta di certo dai cittadini di Sarcedo’. Altri mi hanno ‘invitato’ ad accettare un ampliamento della discarica, puntando sul fatto che il comune di Sarcedo avrebbe ricevuto dei vantaggi economici.
A.B.