Pioggia di multe a Piovene Rocchette per decine di automobilisti che escono da via Pascoli e da via Tondelle per immettersi nella provinciale. La causa? Il mancato rispetto del divieto di svolta a sinistra deciso dall’Amministrazione Comunale ormai da qualche mese e motivata dal traffico intenso che rende pericolosa la manovra.
In sostanza, i residenti che escono di casa per andare in direzione Schio, allo stop di via Pascoli e via Tondelle, devono girare verso Asiago, percorrere 300 metri in direzione contraria, transitare nella rotonda delle 5 strade e tornare da dove sono partiti.
Un divieto che non avrebbe di per sé nulla di eclatante, ma che sta invece facendo irritare parecchio i residenti, abituati ai vecchi tempi in cui l’antipatico obbligo non c’era. La maggior parte di loro, furbescamente, con la mancanza di traffico ignorano il più delle volte il divieto e commettono infrazione. Ma la furbizia non è contemplata dal codice stradale e decine di automobilisti, ormai pensando di averla fatta franca, si sono visti bloccare dalla famigerata paletta di una pattuglia della Polizia municipale che li aspetta a pochi metri in posizione a dir poco strategica.
Tra gli automobilisti multati c’è chi la prende bene (pochi) e chi meno bene (la maggioranza). Quei pochi che hanno pagato la multa senza fiatare, consapevoli del torto, non riescono a bilanciare chi non si rassegna a questo divieto che ritiene messo lì solo per rimpinguare le casse comunali a spese dei cittadini. ‘Se c’è molto traffico comunque siamo costretti a girare a destra, lo facciamo spontaneamente – lamentano molti – ma essere costretti a girare a destra e percorrere centinaia di metri e una rotonda per poi tornare indietro anche quando non c’è nessuna macchina che transita nella provinciale non ha senso’.
Nel botta e risposta dei multati che si consolano a vicenda su facebook è intervenuto a sorpresa anche il sindaco Erminio Masero che ha perso letteralmente le staffe. “Smettela di scrivere caz… – ha postato nel mezzo della discussione – rispettate il codice della strada e le multe non le beccate”, innescando una ulteriore discussione sugli interventi della Polizia Urbana.
Marta Boriero