Limiti orari negli esercizi pubblici che ospitano le macchinette mangiasoldi, ma soprattutto informazione già a partire dalle scuole su un tema, che rappresenta un grave dramma sociale.

Le problematiche relative al gioco d’azzardo, definite con il termine ludopatia, sono state oggetto di discussione nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale di Malo, che non vuole rimanere indifferente dopo l’aumento di dipendenti dal gioco.

In particolare in risposta ad un’interrogazione del consigliere De Marchi, del Gruppo di minoranza “Noi Malo”, l’assessore competente, Irene Salata, ha avuto modo di approfondire la questione sottolineando come l’Amministrazione sia intervenuta direttamente con una ordinanza, che “disciplina gli orari di esercizio delle sale giochi e gli orari di funzionamento degli apparecchi con vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati e negli altri esercizi commerciali ove è consentita la loro installazione”.

“A questo primo passo -ha sottolineato nella sua risposta l’assessore- è già stato affiancato ed attivato per l’anno scolastico 2015/2016, un progetto triennale pensato per la prevenzione della ludopatia all’interno delle scuole, che vede coinvolte le classi 4/5 elementare e 1/2/3 media, nell’ambito del progetto “internet e sicurezza”, perché -ha spiegato- sono proprio i minori che tramite il mondo digitale rischiano di approdare al gioco d’azzardo”.

La decisione del Comune di intervenire anche in questo ambito è dovuta al costante aumento del fenomeno nell’ultimo quinquennio, come è stato rilevato dal dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss n. 4, che dal 2006 si occupa in particolare di gioco d’azzardo patologico, che ha rilevato contestualmente il costante abbassamento dell’età di avvicinamento al problema della ludopatia.

“L’ordinanza, per quanto consentito all’Amministrazione comunale –ha sottolineato l’assessore Salata- cerca di porre alcune limitazioni, ma questo è solo l’inizio di un percorso più lungo e articolato con alcune importanti realtà del territorio che seguono da vicino il delicato problema delle dipendenze”.

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