Chi dice che la politica ha stancato e che ormai la gente non ne può più neanche a livello locale, dovrebbe aver preso parte al confronto andato in scena ieri mercoledì 1 giugno al Cinema Parrocchiale di Villaverla. All’atteso dibattito tra i due candidati alla poltrona di sindaco infatti, Enrico De Peron e Michele Vezzaro, si sono presentate oltre 250 persone che hanno assistito con grande attenzione all’esposizione dei due contendenti, moderata per l’occasione dalla Redazione di AltoVicentinOnline.
Toni quasi sempre pacati e una buona dose di concretezza da parte dei due aspiranti primi cittadini: De Peron, 35enne rappresentante della Lista ‘Per il nostro paese’, da assessore uscente della giunta Gonzo conosce bene i numeri e i meccanismi della macchina comunale, fa più volte cenno ai fondi del Pnrr e non solo che potrebbero essere la chiave di volta di una serie di cantieri per il paese, preme sull’acceleratore quando le domande toccano la questione infrastrutture e non ha dubbi nel dichiarare che la soluzione di un polo scolastico unico, sia quella vincente: “Immagino una struttura moderna ed efficiente” – dichiara il giovane insegnante laureato in Agraria – “un luogo al passo coi tempi e con le nuove esigenze didattiche: una cittadella degli studi che nel tempo potrà essere anche cittadella dello sport. Del resto i numeri e il trend delle nascite parlano chiaro e nel pianificare non possiamo che prenderne atto”.
Qualche scintilla solo quando dal pubblico si fa cenno a possibili interventi sugli oratori. “Noi non mettiamo becco in casa d’altri” – risponde con piglio deciso De Peron – “il Comune fa il Comune e la Parrocchia fa la Parrocchia”.
“Non si tratta di comandare in casa d’altri” – gli fa eco Vezzaro – “ma di trovare una collaborazione sinergica per il bene della comunità”.
“Da piccolo dicevo sempre che avrei voluto fare il contadino” – replica invece De Peron – “che semina e cura l’orto con grande pazienza e devozione. Questo sarà il mio modus operandi anche se sarò il sindaco del mio paese, dedicandomi con grande attenzione e spirito di sacrificio e se necessario chiedendo aspettativa dal lavoro. Non sono un tipo da slogan, ma cerco di guardare al futuro”.
Parole che hanno concluso una serata suggellata dalla stretta di mano dei due candidati: in attesa di un verdetto ormai sempre più vicino.
Marco Zorzi
(con la collaborazione di Laura San Brunone e Federica Dalla Vecchia)