Ad un certo punto, sembrava di essere su ‘Scherzi a parte’. Il bilancio del Comune di Piovene Rocchette è stato approvato ieri in una seduta di Consiglio Comunale a dir poco ‘bizzarra’, nella quale si è arrivati alla richiesta al Sindaco di sospendere tutto e ritirare le deleghe ai suoi assessori per “comprovata incompetenza”. Ancora una volta le minoranze si sono scagliate contro l’Amministrazione Comunale di Erminio Masero, accusando gli assessori piovenesi di “non preparazione e totale inadeguatezza al ruolo di governatori della città”.
La seduta si è aperta con una lettera di Giancarlo Giordani, consigliere di minoranza con Ali per Piovene e assente per motivi di incompatibilità di orario, che ha accusato Masero di aver convocato il consiglio alle 14.30 dimostrando “mancanza di sensibilità e correttezza e sminuendo l’importante tema del bilancio. Sono convinto – ha scritto – che la decisione sia stata studiata ad arte per mettere in difficoltà consiglieri e cittadini”. Il consiglio si è aperto così, con una sfuriata iniziale che è proseguita calma e determinata per 5 ore e 37 minuti, durata dell’intera seduta in cui sono stati discussi i sedici punti all’ordine del giorno.
Ogni singolo punto è stato ‘demolito’ dalle minoranza con numeri e spiegazioni tecniche, contrastate in modo ‘annacquato’ da una maggioranza capitanata da Masero che ha portato avanti le sue convinzioni rivendicandole con dei “abbiamo pensato di fare così, al limite rivedremo i costi e le decisioni in corso d’opera. Ci sono dei tagli precauzionali, ma se serve ci metteremo i soldi”. Un Consiglio Comunale ai limiti del paradosso, con una minoranza che ha cercato disperatamente di tirare fuori risposte ad assessori che sembravano non avere il dono della parola e al posto dei quali ha sempre parlato il primo cittadino.
Gianluca Di Luccio, consigliere di minoranza ed ex Movimento 5 Stelle, si è battuto strenuamente contro i tagli alla cultura e alla scuola e l’aumento di investimenti per i progetti per gli anziani imposti dall’amministrazione di Masero. “Oltre ad avere una gestione fallimentare dell’assessorato alla Cultura e aver perso entrate per mancanza di progetti nel settore – ha sottolineato Di Luccio – approvate anche tagli alla scuola che vanno a toccare 600 studenti favorendo invece i 50 anziani di Piovene. Porterò a termine il mio mandato per i nostri ragazzi, per tutelarli e invito l’amministrazione a tenere degli incontri pubblici nei quali dare spiegazioni ai cittadini che vi hanno votato e vi pagano lo stipendio”. A Di Luccio e al resto della minoranza non sono infatti andati i 6.300 euro di introiti dell’Auditorium contro i 78.000 di spese e nemmeno i 7.000 di entrate nel settore ‘sport’ contro uscite per 78.000 euro e il solo 47% di copertura spese per il Centro Diurno, cifre riportate nel rendiconto 2014.
“La cultura non deve per forza produrre danaro né andare in pari”, ha commentato l’assessore di riferimento Gastone Bortoloso, al quale ha fatto eco il consigliere delegato allo Sport Giancarlo Milan che, parlando del proprio assessorato, ha sottolineato: “Lo sport serve per far crescere i ragazzi e dobbiamo investire altrimenti le famiglie non li mandano ad allenarsi. Il Comune deve immettere soldi per fare sport, non guadagnare”. Nessuna risposta alla domanda sui costi di gestione del Centro Polifunzionale e sul Centro Diurno, Erminio Masero ha detto: “Faremo i conti dopo aver individuato il modo di gestirlo. Al momento quello attuale è un costo che grava sulla comunità per 600mila euro”.
Secondo il consigliere di minoranza Renzo Priante, l’incapacità di gestione della macchina amministrativa da parte della Giunta non è da individuare solo nella non preparazione degli assessori, ma anche nella “totale mancanza di ascolto e di collaborazione con noi delle minoranze che, oggettivamente, siamo più praparati. Volete fare tutto voi e zittire l’opposizione – ha sottolineato Priante – e non vi rendete conto che così fate solo il male per Piovene”.
Alla fine il rendiconto 2014 è stato approvato dalla maggioranza e a tutela dei suoi collaboratori. Masero ha detto: “Gli assessori sono molto attivi ma hanno bisogno di qualche tempo per entrare nel merito del lavoro e affinare le competenze. Sono nuovi e nessuno è nato maestro. In futuro saranno in grado di dare loro stessi risposte adeguate”.
Imu, Tari e Tasi sono rimaste invariate mentre il contributo alla Polizia Locale è stato alzato di 55.000 euro tra le critiche dell’opposizione che ha accusato la Giunta di voler ‘far cassa’ con le multe ai cittadini per coprire il costo del servizio.
“La sicurezza è uno dei temi più cari ai cittadini – ha spiegato Masero – e in campagna elettorale ci siamo tutti impegnati nel garantirne di più”.
Graziano Tribbia, consigliere di minoranza con Nuovi Sguardi, ha più volte preso la parola per sottolineare gli svariati errori nella stesura delle delibere. Ha anche rivolto accuse di incompetenza ai collaboratori di Masero, mantenendo sempre garbo e moderatezza per evitare l’effetto ‘spariamo sulla Croce Rossa’. “E’ chiaro che siamo più preparati noi della minoranza – ha detto Tribbia – Stiamo parlando di un bilancio di 890 pagine che vale 11 milioni di euro, che ci avete fatto leggere in 4 giorni ed è pieno di errori dei quali non vi siete accorti e che non avete controllato. La buona volontà ce l’avete – ha concluso – ma vi mancano le competenze specifiche per riuscire a portare avanti il mandato di governo di Piovene”.
Anna Bianchini