Fronte comune delle minoranze a Piovene Rocchette contro il sindaco Erminio Masero durante il secondo Consiglio comunale della nuova amministrazione, che ha avuto luogo il 30 settembre. L’accusa che è stata rivolta al Primo cittadino è non solo di non aver diminuito i suoi compensi e quelli degli altri amministratori a favore delle famiglie in difficoltà economica come promesso in campagna elettorale, ma anche di aver lasciato credere alla popolazione in modo piuttosto subdolo di averlo invece fatto, giocando tra l’altro sul fatto che uno degli assessori attuali percepisce mezza indennità, ma solo perché previsto per legge, essendo un lavoratore dipendente.
Infatti, un articolo apparso qualche settimana fa sulla stampa locale che riportava la notizia, mai smentita pubblicamente da Masero, aveva dato il via alle polemiche con tanto di cartelloni appesi dai consiglieri di opposizione nella piazza del paese. “E stato un equivoco”, si è difeso Masero in Consiglio, “Non ho mai detto alla stampa che ci siamo diminuiti l’indennità, poiché questo si è già verificato nel 2012. Ma poi non è scritto in nessun punto del nostro programma elettorale che avremmo rinunciato a parte dell’indennità di carica. Questo non toglie”, ha concluso il Sindaco nel suo intervento, “che nulla ci vieta di farlo in futuro, poiché quei soldi destinati al sociale li troveremo comunque”.
Le tre liste di minoranza (Movimento 5 stelle e le civiche Ali per Piovene Rocchette e Nuovi sguardi) hanno anche richiesto all’unanimità che la maggioranza Noi con Voi, rappresentativa solo del 20% dei Piovenesi e approdata al governo del paese solo grazie a una ventina di voti (ricordiamo che a Piovene nelle ultime elezioni i voti sono stati ripartiti in ben 6 liste) per quanto riguarda le grandi opere pubbliche a cantiere o in progetto, scelga di fare un referendum consultivo per condividere con tutti i cittadini queste decisioni, che sono di vasto interesse. L’attenzione è ovviamente puntata sul nuovo centro polifunzionale in costruzione, poiché parte del terreno non è ancora stato alienato, condizione necessaria per poter procedere al completamento della nuova struttura per gli anziani.
Polemica anche per quanto riguarda la condivisione del Segretario comunale Roberto Peruzzo che Piovene spartisce (capoconvenzione con 18 ore settimanali) con i comuni di Carmignano di Brenta (11 ore) e Pozzoleone (7 ore). La convenzione, scaduta a mezzanotte del 30 settembre, non può essere rinnovata se non al prossimo Consiglio comunale. “A causa di questo inspiegabile ritardo, i costi”, ha fatto notare il consigliere di minoranza Giancarlo Giordani di Ali, “cadranno al 100% sul comune di Piovene, che avrà il segretario a totale carico per tutto questo periodo”.
M.Bor.