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Piovene. Ancora polemiche sul nuovo centro polifunzionale. Tribbia: ‘Avete triplicato le rette agli anziani’

Non è ancora stato tagliato il nastro inaugurale del nuovo centro polifunzionale per gli anziani a Piovene Rocchette e già le rette per gli ospiti sono state quasi triplicate.

 

Questo è quanto denuncia in un accorato intervento durante il consiglio comunale di mercoledì il consigliere di minoranza Graziano Tribbia del gruppo ‘Nuovi sguardi’, prima dell’approvazione all’unanimità da parte dell’amministrazione del sindaco Erminio Masero del piano economico-finanziario dell’opera, in costruzione nell’aerea vecchio stadio di via Trento, che andrà a sostituire ed ampliare l’attuale centro diurno con 20 anziani autosufficienti.

 

Il nuovo centro, il cui progetto risale ancora al 2006, prevede una struttura a tre blocchi: il centro polifunzionale, gli alloggi protetti per gli anziani ed i poliambulatori medici. Un’opera audace da 2 milioni e 640 mila euro i cui maggiori finanziatori sono la Regione Veneto con 1 milione di euro da restituire in 15 anni senza interessi e la fondazione Cariverona con 400 mila euro. Nell’ ottica del primo cittadino si tratta di un servizio importante non solo per Piovene ma anche per i paesi vicini.

 

‘Il piano economico che avete presentato – ha sottolineato Tribbia nel suo intervento – sta in piedi solo se triplicherete le rette medie attuali. Voi non vi state nemmeno rendendo conto che andrete ad approvare di far pagare 1.475 euro al mese per un ospite anziano non autosufficiente e 1.145 euro per un ospite autosufficiente. Senza contare che verrà tolta una realtà, quella dell’attuale centro diurno, funzionante ed apprezzatissima. L’anziano non ha bisogno di questo, state approvando un fallimento’.

 

Ma Tribbia e colleghi non si fermano alle rette. Forti dubbi sulla realizzazione di tutta l’opera riemergono quando sindaco e amministrazione comunicano l’imminenza dell’assegnazione dei lavori relativi alla prima struttura edilizia, quella del centro diurno, dal costo stimato di 1 milione e 500 mila euro.

 

‘Perché la cifra non combacia – chiede Renzo Priante, della lista civica ‘Ali per Piovene Rocchette’ – con i 2 milioni e 640 mila euro del progetto originario? Come viene giustificato il taglio di una parte del progetto?’ Anche Daniele Sartore del movimento 5 stelle è sulla stessa linea: ‘Di questa retromarcia dal progetto originario il consiglio non è mai stato informato, anche se ritengo che il problema più pesante siano comunque le rette che per andare a pareggio, secondo il calcolo economico, saranno quasi il triplo di quelle attuali. Qui stiamo parlando di una beauty farm per anziani’.

 

Non soddisfano le minoranze le risposte del sindaco Masero, nonostante le rassicurazioni del segretario comunale sulla possibilità di realizzare il progetto in tempi diversi. ‘Si tratta di uno studio economico-finanziario ben fatto e di un servizio omogeneo con quelli del territorio. Diamo tempo alle cose, procederemo con gli altri lavori dopo che abbiamo visto che c’è la copertura, è a questo che serve lo studio. Ciò non toglie che poi ci sarà qualcosa altro in futuro, adesso non è il caso di essere pignoli’.

 

Marta Boriero