Palazzo Balbi come sede di incontri oscuri e segreti per maneggiare il caso Pfas per interessi privati? Luca Coletto non ci sta a venire rappresentato come il regista oscuro della situazione. L’assessore regionale alla sanità in Veneto smentisce il grillino Berti: “Se vuole fare il paladino del popolo va bene, ma che la smetta di inventarsi fantasiose bugie”.
I Pfas non fanno perdere un colpo alla querelle innescata tra la giunta veneta e i consiglieri di minoranza, in questo caso Jacopo Berti e Manuel Brusco del M5S, arrivando ad assumere toni che, forse, esulano dal vero risolvere il problema che ha investito le province di Vicenza, Padova e Verona.
“Sui Pfas ci stanno fregando di nuovo – dichiarano Berti e Brusco – Si sono trovati a Palazzo Balbi i rappresentanti del governo centrale e Coletto per alzare nuovamente i limiti dei Pfas nelle acque per agevolare le aziende che li producono”.
Un’accusa pesante che metterebbe la giunta veneta sotto una cattiva luce o, come fanno intendere i due grillini, farebbe cadere la maschera dell’autorità sanitaria veneta, il cui fulgido scopo altro non dovrebbe essere che la tutela della salute di migliaia di veneti, scambiata stando gli addebiti di Berti e Brusco per l’interesse di poche aziende: “Per salvare queste poche aziende che non vogliono adeguarsi, Regione e Governo mettono a rischio la salute dei cittadini – continuano i due pentastellati – E’ assurdo che le vere vittime di questa storia non vengano mai interpellate, come è accaduto in questa riunione segreta a porte chiuse. E’ assurdo che il Ministero non applichi il principio di chi inquina paga, altrettanto inverosimile avere dei sindaci che firmano per alzare i limiti di versamento dei Pfas”.
Se da un lato il M5S promette battaglia a suon di nomi e cognomi dei responsabili e i nomi delle aziende, dall’altro Luca Coletto li definisce divulgatori di bufale: “Non è la prima volta che Berti tenta di far diventare notizia le sue fantasie o le bufale che gli propinano le sue distratte fonti – smentendo così categoricamente i vertici segreti a Palazzo Balbi – Assicuro al fantasioso Berti che non ho un clone che scende da Marte per fare le mie veci in chissà quali riunioni segrete e per fregare di nascosto le sentinelle penta stellate. E’ ora che la finiscano”.
Paola Viero