RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
L’analisi sulla viabilità dell’Alto Vicentino commissionata dalla Provincia ha confermato una situazione ben nota: traffico congestionato sulle principali arterie stradali e una ferrovia Schio-Vicenza che necessita di un ammodernamento. Tra le soluzioni sul tavolo, si continua a parlare dell’elettrificazione della linea ferroviaria, come se questo intervento fosse la chiave per migliorare il servizio.
“L’elettrificazione della tratta ferroviaria avrebbe certamente dei vantaggi virtuosi nel lungo periodo, tuttavia, investire decine di milioni di euro per elettrificare 30 km di ferrovia a binario unico non risolverebbe i problemi strutturali della linea. Inoltre l’elettrificazione avrebbe senso in presenza di un raddoppio del binario, ma questo appare difficilmente realizzabile, considerando che gran parte della ferrovia attraversa aree urbanizzate. Il vero nodo critico è rappresentato dai 27 passaggi a livello che rallentano il servizio e impediscono di ridurre i tempi di percorrenza. Se vogliamo migliorare il trasporto ferroviario tra Schio e Vicenza, bisogna partire dall’eliminazione di questi ostacoli, non da un’operazione costosissima che da sola non cambierebbe nulla. Oltretutto in Veneto sono già arrivati i treni ibridi, capaci di viaggiare con gasolio, batteria e pantografo, senza la necessità di investire somme spropositate in infrastrutture per l’elettrificazione, che avrebbe senso se fosse possibile raddoppiare il binario” – dichiara Alex Cioni, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Garbin.
Un altro nodo irrisolto è quello del passaggio a livello di via dell’Industria a Schio, su cui negli anni si sono fatte molte chiacchiere senza arrivare a una soluzione concreta. “Nella scorsa legislatura avevo proposto di convocare i tecnici di RFI in Consiglio comunale per approfondire i progetti di superamento del PL attualmente sul tavolo, ma l’amministrazione di allora non ha dato seguito all’impegno preso. Ora chiedo a Cristina Marigo di colmare quella lacuna, perché il superamento di quel passaggio a livello è un intervento cruciale, non solo per snellire il traffico nella zona, ma anche per migliorare il collegamento ferroviario tra Schio e Vicenza” – sottolinea Cioni.
Questo è un territorio che compete con le economie più avanzate e che deve dotarsi di infrastrutture adeguate per rimanere competitivo. Chi vive e lavora nell’Alto Vicentino ha una visione internazionale, serve perciò una strategia che immagini Vicenza come un hub connesso, da un lato, alle grandi direttrici dell’alta velocità europea e, dall’altro, ai centri strategici della provincia come l’alto vicentino.
La viabilità dell’Alto Vicentino è quindi un tema cruciale per il futuro del territorio che richiede interventi concreti per migliorare la mobilità senza penalizzare cittadini e imprese. Tra le soluzioni in discussione c’è la variante alla SP 46 del Pasubio che incontra resistenze da parte di alcuni sindaci preoccupati per l’impatto sulle aree verdi e agricole dei loro comuni. “È legittimo che su un’infrastruttura di questa portata emergano posizioni diverse, ma non possiamo ignorare la necessità di un intervento strategico per migliorare la viabilità dell’Alto Vicentino, garantendo a Schio e al suo tessuto produttivo, che offre lavoro anche a chi risiede fuori città, un collegamento più rapido verso sud. La politica deve trovare un punto di equilibrio tra sviluppo infrastrutturale e tutela del territorio, individuando soluzioni che coniughino efficacia e sostenibilità” – conclude Cioni.
