‘Ora che il presidente della conferenza dei sindaci dell’Ulss 4 ha in mano il project financing che ce lo mostri, mantenendo la parola data durante tutti gli incontri a cui ha partecipato nei mesi scorsi, battendosi con noi per la trasparenza degli atti, che ci sono dietro la costruzione dell’ospedale Unico di Santorso’. Valter Orsi, leader de La Cordata e candidato a sindaco di Schio, invita ufficialmente Alberto Toldo a mettere a disposizione delle associazioni preoccupate perchè i costi esorbitanti previsti dal contratto privato-pubblico non ricadano sulla qualità dei servizi, ad essere veramente trasparente. ‘Bene che finalmente il contratto sia in mano ai sindaci, ma adesso, è giusto che le associazioni che sono espressione della collettività, siano coinvolte e tranquillizzate dalla visione di un contratto da sempre avvolto nel mistero’.
Il project financing, al centro di polemiche di politica e sindacati, è stato consegnato ufficialmete ieri dalla gd Daniela Carraro a Toldo. La direttrice ha così mantenuto una promessa, che però, può non significare nulla se quei faldoni tanto corposi, resteranno chiusi in un cassetto o nelle sole mani di chi come ha più volte sottolineato Valter Orsi, è un ufficiale di governo, eletto dal popolo con il preciso mandato di vigilare sul servizio sanitario, che tanto sta a cuore alla comunità dell’Alto Vicentino. ‘Il contratto lo abbiamo già chiesto al sindaco Luigi Dalla Via in maniera ufficiale – ha concluso Valter Orsi – ora i primi cittadini della conferenza ce l’hanno. E’ giusto che non venga fatto vedere al primo che capiti o lo richieda, ma come lo stesso Toldo ha precisato, quando una struttura come l’ospedale di Santorso viene realizzata con risorse pubbliche, è corretto che i termini del contratto siano sotto gli occhi di chi paga le tasse e fa sacrifici per la realizzazione di una risorsa, che gli appartiene. Questa è la vera trasparenza. Questo è uno dei punti imprescindibili del mio programma. Basta specchietti per le allodole, basta prese in giro e parole che non ingannano più nessuno’.
Valter Orsi tira in ballo, infine, il pacheggio dell’ospedale e l’abolizione dei alcolici. ‘Si tratta di operazioni che sono andate a favore del privato. Ricordiamo che per ottenere questi risultati, l’Ulss 4 deve pagare 350mila euro l’anno per la diminuzione della tariffa un tempo fissata a 1 euro e 20 centesimi l’ora. Stesso discorso per gli alcolici. Anche lì, il privato è stato pagato profumatamente per recuperare gli introiti previsti dal project. Continuerà ad essere pagato per anni per non venderli. Chi le ha sborsate e chi le sborserà quelle cifre?La Ulss 4, quindi la collettività attraverso le tasse’.
Nota del direttore. Che il project financing sia nelle mani dei sindaci della conferenza dell’Ulss 4 è senza dubbio un risultato positivo, rispetto al rifiuto che c’era stato in questi mesi. Bravi i sindaci che sono riusciti ad ottenerlo.Ma cosa vorrà dire questo? E’ chiaro che se quel contratto rimarrà nel cassetto del presidente della conferenza dell’Ulss 4 significherà che non è cambiato un bel nulla. Ci aspettiamo quindi, che si indica una conferenza stampa, con la partecipazione del mondo associativo, come quelle fatte quando i sindaci sono scesi in campo mettendoci la faccia per ottenere la soluzione del problema del parcheggio a pagamento e si illustrino i contenuti di un accordo privato-pubblico che tanto preoccupa gli abitanti dell’Alto Vicentino, allarmati per le sorti dei sevizi di un ospedale tanto caro alla collettività. Questo consentirebbe ai cittadini di essere tranquillizzati dai loro referenti, i sindaci, e di placare ogni polemica. In questo modo inoltre, con i primi cittadini che faranno ‘da filtro’ tra la gente comune ed un project financing difficile da decifrare per gli aspetti tecnici contenuti negli atti, si concretizzerà il termine ‘trasparenza’ che altrimenti, rimarrà uno dei tanti paroloni con cui si riempiono la bocca i politici. Sarebbe un passo importante e significativo per il cittadino che vedrebbe finalmente i rappresentanti politici dalla sua parte e non al servizio dei ‘potenti’. Sarebbe un gesto di grande valore nel percorso di recupero della fiducia ormai persa da tempo dalla gente comune che vota e paga fior di tasse.
Natalia Bandiera
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