“Quello andato in scena oggi in aula è stato uno spettacolo indecente: Zaia ha preferito usare la forza invece che far prevalere la politica, complice Ciambetti, che con il blitz di questa mattina ha dimostrato di non essere più il Presidente di tutto il Consiglio, ma solo di una parte. Concedere qualche minuto per presentare i sub emendamenti alla riforma più importante della legislatura non significa solo voler mettere il bavaglio alle opposizioni ma dimostrare una grande debolezza”. Lo dichiara in una nota la capogruppo Pd in consiglio regionale Veneto, Alessandra Moretti, commentando quanto avvenuto oggi in aula consigliare nel corso della discussione per la riforma della sanità, dopo la presentazione da parte della maggioranza del suo maxiemendamento.
Moretti e Berti contro Zaia e Ciambetti: ‘ Violato il patto con i veneti, 9 Ulss servono solo a spartire potere’
“La Lega vuole il ‘canguro’ per saltare gli emendamenti della minoranza sul progetto di riassetto della sanità veneta in discussione in consiglio regionale. E il Movimento 5 Stelle regala il canguro alla maggioranza. I consiglieri regionali del M5S hanno dato vita oggi in aula a una forma di protesta nei confronti della Lega e della maggioranza, mostrando dei cartelli raffiguranti un canguro. L’iniziativa ha causato una vera e propria bagarre in aula”. Così spiega una nota diffusa dal Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle “Ormai il Presidente del Consiglio Ciambetti è il nuovo capogruppo della Lega – tuona il consigliere regionale M5S Jacopo Berti – amministra l’aula in modo antidemocratico servendosi di forzature per accontentare Zaia, che ha fretta di smantellare la sanità veneta con la sua riforma”.
“Zaia e i suoi stanno facendo a pezzi la sanità veneta solamente per compiacere i caporioni della Lega e i loro bacini di voti – continua Berti – questa riforma serve solo per questo motivo e non per dare una nuova sanità ai veneti. Che invece, ormai presi in giro chiaramente dalle lobby politiche di questa maggioranza, ne hanno disperatamente bisogno e la chiedono ogni giorno a chi governa questa regione, e noi questo non possiamo accettarlo” “Così – conclude il consigliere – per accorciare i tempi e per arrivare prima possibile alla conclusione di questa opera di bassa macelleria, anche in Consiglio Veneto fa il suo ingresso in scena il “canguro”, un odioso strumento che serve per saltare gli emendamenti, ovvero per mettere a tacere la minoranza. Ma noi non lo permetteremo. –