Anche il cantiere della superstrada Pedemontana a Montecchio Precalcino ha subito i pesanti effetti delle piogge dei giorni scorsi.Tantissimi i campi allagati e solamente il tracciato della superstrada è riuscito a drenare, alimentando un timore tra chi non vuole la Spv: ‘‘nel tacciato della zona la ghiaia drena l’acqua e i detriti direttamente nella falda’.
E’ piovuto, su questo non ci sono dubbi . Sottopassi allagati, campi come risaie, garage inagibili, strade di fango in tutto il vicentino ed oltre. Tantigridi d’allarme si sono levati contro la sempre più crescente cementificazione, mal’sos lanciato dal Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa è ancora più forte, perché l’accusa è davvero pesante. ‘Durante una passeggiata intorno alla Spv – ha spiegato massimo Follesa, portavoce del coordinamento – colpiva il fatto che i campi e le cantine fossero allagati mentre il cantiere avesse poca acqua al suo interno. Può sembrare rassicurante, invece è molto allarmante poiché sembra si debbano confermare le perplessitàlanciatiedal direttore del centro idrologico di Novoledo Lorenzo Altissimo’.
L’allarme di Altissimo riguarda la massiccia cementificazione che non accenna a diminuire e men che meno a smettere sulla falda del Bacchiglione. ‘La Spv è proprio sopra la falda a Montecchio Precalcino – ha sottolineato Follesa – Il fatto che fosse asciutta dimostra con quale rapidità possa trasferire le acque dalla piattaforma del cantiere e della futura autostrada alla falda degli acquedotti di Padova e Vicenza. Il rischio potenziale – ha concluso – deriverebbe dalla velocità con cui il cantiere ha drenato le piogge di sabato e domenica e anche dai rischi di sversamenti durante l’esercizio della Spv’.
Anche LanfrancoTarabini, del Comitato Difesa Salute e Territorio e portavoce del comitato ‘No Pedemontana’ Valleagno, ha voluto esprimere disappunto per quanto ha visto con i suoi occhi lungo il percorso della Pedemontana di Montecchio: ‘Siamo stati sorpresi nel vedere come tutta la zona attorno agli scavi fosse completamente allagata – ha detto – mentre l’interno della trincea ricavata sulla ghiaia fosse altrettanto completamente libera dall’acqua. La conclusione che abbiamo tratto è che il sottofondo dell’autostrada drena l’acqua direttamente in falda convogliando tutto ciò che cattura nel suo percorso. Abbiamo avuto la netta sensazione che chi ha progettato e sta costruendo l’autostrada si sia preoccupato solamente di mantenere l’acqua fuori dal tracciato per mantenerlo in sicurezza, senza badare né dove la manda né in quali condizioni. E’ sicuro – ha concluso – che questo tratto è particolarmente delicato dal punto di vista idrogeologico perché siamo in prossimità delle risorgive e all’interno di 2 comuni, Villaverla e Montecchio Precalcino, che ricadono nell’area di tutela degli acquiferi pregiati della Regione Veneto’.
Anna Bianchini