L’accusa è piuttosto grave e ad avanzarla è Erik Umberto Pretto di ‘Noi Marano’, che sostiene che per cambiare una semplice lampadina che aveva lasciato al bui la via Capitello di Sotto a Marano, è stato necessario ricorrere ad una raccolta firme tra i residenti.
‘Qualche giorno prima di Natale si è realizzato un sogno per gli abitanti di Via San Lorenzo e dintorni – spiega Pretto – è stata sostituita la lampada guasta che da mesi rendeva buia parte della strada in prossimità di Via Capitello di Sotto. Parliamo di sogno perché sono stati ascoltati solamente dopo aver intrapreso una raccolta di firme, che è stata depositata al Comune al fine di essere ascoltati ed esauditi. Infatti fino ad allora non erano valse a nulla le telefonate e i richiami verbali’.
Ma non finisce qui, continua Pretto nel suo racconto:’ Avevano chiesto aiuto anche al nostro gruppo consiliare, che ha provveduto a pubblicare sul proprio sito internet, ai primi di ottobre, il loro accorato appello. Ma senza ottenere il risultato voluto. Ora ci chiediamo se rappresenta la normalità l’’essere costretti a dei gesti simili per poter godere ancora dell’’illuminazione pubblica. Queste persone non chiedevano niente di più che il ripristino di ciò che già c’era, di quello che avevano. Un servizio dato a tutti coloro che passavano per quella strada, anche da fuori paese’.
di Redazione Thiene on line