“Il comune organizza la manutenzione delle bacheche proprio nei giorni del referendum per deviare le indicazioni di voto a favore del governo”, ma l’amministrazione rigetta le accuse come “semplice strumentalizzazione”.
La grave accusa all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Piera Moro, arriva da Erik Umberto Pretto e dal suo gruppo Noi di Marano che protesta formalmente con la decisione del comune di far manutenere le bacheche comunali adibite alle affissioni dei partiti politici e dei gruppi consiliari che si trovano sul retro della chiesa parrocchiale in Pizza Silva, proprio a pochi giorni dallo svolgersi di un referendum popolare.
Secondo Pretto e i suoi “è assolutamente sospetta la decisione dell’amministrazione di rimuovere per manutenzione le bacheche proprio la settimana nella quale si svolgerà un importante momento di democrazia. E’ noto che il Partito Democratico a livello nazionale si sia espresso per il non-voto, nonostante gli scandali che hanno scosso il governo e riguardanti gli appetitosi affari legati all’estrazione petrolifera. Evidentemente – continua Pretto – la locale sezione del Pd ha trovato una modo subdolo per obbedire ai diktat del governo Renzi, limitando in questo modo la sensibilizzazione dei cittadini circa le importanti tematiche ambientali sulle quali i cittadini stessi sono chiamati democraticamente ad esprimersi. Una cosa molto strana considerando la forte vocazione ambientalista da sempre ostentata dal gruppo politico Marano Bene Comune, ormai da 4 anni in amministrazione. Ci chiediamo quale possa essere il pensiero dell’ala ambientalista dell’attuale maggioranza consiliare, che certamente si recherà al voto la prossima domenica scegliendo il ‘sì’’. Una gran brutta figura – conclude Pretto a nome del suo gruppo – per una lista civica che, davanti a tematiche importanti quali la tutela del bene comune primario, ovvero l’ambiente, preferisce piegarsi alle logiche di partito”.
Ma Piera Moro non ci sta ad incassare l’accusa di essere ‘anti democratica’: “La politica si fa sulla sostanza, non sulla strumentalizzazione o sulle supposizioni – ha commentato il sindaco di Marano – Il lavoro di manutenzione delle bacheche non è gestito dall’amministrazione, ma da una persona esterna competente. Il funzionario ha avvisato Erik Umberto Pretto della data in cui le bacheche sarebbero state tolte e Pretto avrebbe potuto chiedere di spostare il lavoro a dopo il referendum. Qui la politica non c’entra nulla – ha continuato il primo cittadino – Togliere le bacheche nuoce a tutti, anche alle associazioni che magari in questi giorni avrebbero voluto comunicare qualche appuntamento. In ogni caso, le bacheche non sono il solo modo per comunicare. Noi non ci siamo espressi sul referendum perché riteniamo non sia compito dell’amministrazione comunale dare indicazioni di voto, ma questo non ha nulla a che fare con le bacheche. Quella che indica Pretto – ha concluso Piera Moro – sarebbe una politica che non ha senso. La politica si fa sulla sostanza, non sulle supposizioni o sulla strumentalizzazione”.
A.B.