A Marano vicentino, la nomina del presidente della Mostra Artigianato dell’Alto Vicentino ha acceso l’ennesima polemica  tra il consigliere comunale della lista civica Noi di Marano e il primo cittadino Piera Moro. Da un lato è sceso in campo Pretto che accusa il sindaco di non aver rispettato la procedura usuale e aver nominato Paolo Tracanzan, coordinatore di zona appena dimesso del Pd, come cortesia per l’appoggio del partito in campagna elettorale.

Dall’altro lato della barricata, Piera Moro, che difende la sua scelta e sottolinea la libertà politica di Tracanzanpuntando il faro sulle sue dimissioni da esponente del Pd.

‘La nomina – ha sottolineato Pretto – sembra proprio la risposta del sindaco alle promesse fatte in campagna elettorale. Ma soprattutto non ha usato la procedura che si usa di solito. Tecnicamente il sindaco può fare la nomina in totale libertà, ma pur essendo esclusiva competenza del Sindaco provvedere alla nomina del Presidente della Mostra Artigianato dell’Alto Vicentino, riteniamo che mai come oggi il ruolo del consiglio comunale di Marano Vicentino sia stato svilito e calpestato. E’ infatti tradizione e segno di un positivo spirito di collaborazione che il Sindaco, prima di provvedere alla nomina del Presidente della Mostra dell’Artigianato, porti la questione al vaglio del Consiglio comunale, dando la possibilità ai Consiglieri comunali di esprimere le proprie opinioni in merito. L’amministrazione – ha concluso – parla tanto di apertura, invece fanno e tacciono.

Ma Piera Moro non ci sta ad essere accusata di qualcosa che definisce ‘fuorviante’ e citando esempi in cui altri sindaci hanno fatto la nomina senza passare per il consiglio ha ribattuto alle accuse: ‘Paolo Tracanzan ha dato le dimissioni da coordinatore di zona del Partito Democratico il 17 ottobre 2012 ed è pertanto libero da ogni impegno politico e o partitico. Il lavorare insieme all’opposizione in maniera costruttiva è uno degli obiettivi principali che questa amministrazione intende portare avanti con tenacia, non perdendo tempo nelle polemiche sterili e strumentali, retaggio di un modo di fare politica che non ci appartiene, ma lavorando per la ricerca di nuove strategie operative e proponendo le discussioni e gli approfondimenti nelle giuste sedi istituzionali (consiglio comunale). L’obiettivo – ha concluso – è un lavoro politico sano, impegnativo e gratuito. Si spazio, almeno in questo campo, ce n’è per tutti.

 Anna Bianchini

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