Saranno i cittadini attraverso assemblee con maggioranza e minoranza a decidere se gli interventi di risanamento alla Barchessa delle Cà Vecie porteranno alla nascita di alloggi sociali per il ‘Dopo di noi’ e ad un museo che racconterà la storia rurale di Marano Vicentino. Nella seduta di consiglio comunale del 30 luglio scorso l’Amministrazione aveva sottoposto al voto la delibera: ‘Approvazione protocollo d’intesa con l’Ater di Vicenza per la realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica intendendo con ciò risanare l’area Barchessa delle Ca’ Vecie’.
Il risanamento attraverso l’Ater prevede l’acquisizione dell’immobile per poi riqualificarlo e destinarlo in parte come spazio museale che racconta la cultura rurale maranese. Ma in primo luogo, la rivalutazione della Barchessa, punta a costruire un alloggio sociale per il progetto ‘dopo di noi’, rivolto a persone diversamente abili.
Un grande lavoro quindi, sia dal punto di vista sociale che culturale, che proprio per la sua importanza e delicatezza ha dato il via ad un’accesa discussione tra maggioranza e minoranza. Non tutti i mali vengono per nuocere, infatti la diatriba ha preso per mano giunta e consiglieri e li ha condotti a fare tutti insieme riflessioni e approfondimenti di spessore.
Il tutto è partito dall’interesse comune di dare continuità alla storia della città togliendo dal degrado il sito delle Barchesse. La maggioranza, con a capo il Sindaco Piera Moro, ha proposto la riqualificazione delle sole barchesse come spazi abitativi per cittadini in stato di difficoltà sociale. La minoranza si è pronunciata non favorevole a questa proposta ammettendo però che lo stallo rispetto a progetti concreti di ristrutturazione del corpo centrale formato da barchessa e casa colonica, dura ormai da quindici anni senza che nessuna amministrazione abbia prodotto soluzioni. Da qui è partita la proposta della minoranza di studiare diverse soluzioni progettuali.
“Vista la divergenza di opinioni che converge però nell’identificare il sito importante e da riqualificare – ha spiegato Piera Moro – si è deciso di ritirare la delibera definendo un programma operativo innovativo che prevede la collaborazione di tutti”.
E’ stato infatti deciso di istituire un gruppo di lavoro composto da consiglieri di maggioranza e minoranza che vada ad approfondire e a proporre soluzioni operative e non di semplice intento e che coinvolga nelle proposte e nelle valutazioni anche i cittadini, che saranno convocati a prendere parte a specifiche assemblee.
“La decisione presa in consiglio comunale – ha concluso Piera Moro – ci porta a capire come da un confronto serio e costruttivo possano nascere nuove soluzioni che, speriamo, diano forma e visibilità ad un sogno condiviso da tanti cittadini: fermare il degrado delle Ca’ Vecie dando nuova vita ad un pezzo importante di storia maranese”.
Anna Bianchini
![](https://www.altovicentinonline.it/wp-content/plugins/wp-print/images/print.gif)