Dopo l’annuncio arrivato ufficialmente solo una decina di giorni fa sul fatto che saranno tre le liste a correre per le comunali del 12 giugno prossimo a Marano, si scaldano i motori di una campagna elettorale partita un po’ in sordina.
Già nelle premesse, si era capito che uno dei punti più battuti dai candidati alternativi all’uscente Marco Guzzonato, fosse l’atteggiamento vagamente clientelare col quale, a dire degli oppositori, l’attuale maggioranza avrebbe gestito il paese spesso proprio a scapito di cittadini e associazioni maranesi. Una tesi in qualche modo condivisa sia da ‘Noi Di Marano’ sia, seppur in maniera più sfumata, da ‘Marano Domani’ del candidato Luca Zanandrea: un’accusa ora messa nero su bianco dalla compagine di Vanna Dalla Vecchia che, se sulle prime si era ripromessa una campagna elettorale pacata, ha rotto ogni indugio delusa e pronta a sfoderare il suo lato più battagliero dopo le ultime vicende portate alla luce proprio dal suo gruppo. Vicende che per la lista nata dal gruppo di opposizione, paiono avere un po’ il retrogusto della beffa.
“Solitamente, a ridosso di ogni elezione amministrativa” – spiegano dal quartier generale di Noi di Marano – “l’Associazione ACLI organizza un confronto fra i candidati a Sindaco presso l’auditorium comunale. Già in passato, tuttavia, in molti hanno notato come questi confronti siano stati organizzati con una selezione di domande tendenti a favorire i candidati “amici”. Ebbene è stato da poco reso noto che il gruppo di Marano Bene Comune, ossia il gruppo che mira a rieleggere a Sindaco il fuoriuscente Marco Guzzonato, ha incaricato come committente responsabile della campagna elettorale il Sig. Luca Dal Molin, che ricopre anche il ruolo di Presidente dell’Associazione ACLI per Marano Vicentino.
Di fronte a cotanta sfacciataggine la candidata a Sindaco per il gruppo Noi di Marano Vanna Dalla Vecchia non ha assolutamente intenzione di rendersi partecipe e restituisce al mittente l’invito da parte del Sig. Luca Dal Molin, sottolineando di rimanere disponibile a qualsiasi altro confronto, che sia tuttavia organizzato in maniera sgombra da qualsivoglia conflitto di interesse.
È arrivato il tempo di scardinare il sistema oligocentrico guidato dal gruppo Marano Bene Comune – concludono – e di rendere noto ai maranesi le relazioni che mancano di rispetto alla democrazia in paese”.
di Redazione AltoVicentinOnline