Eva Biotto ci riprova e si ricandida a Malo dopo le elezioni di cinque anni fa. Questa volta ci riprova con un progetto amministrativo innovativo, basato sul confronto diretto e continuo con la cittadinanza e con una competenza che negli anni si è rafforzata alla grande.

Dalla sua idea è nata ‘Noi, Malo’, lista apolitica (ma favorita dichiaratamente dal Partito Democratico) che il prossimo 31 maggio correrà per il ‘trono’ del Comune. “Ero incerta tra studiare lettere e ingegneria – ha commentato Eva Biotto – ma alla fine sono diventata ingegnere, perché in fin dei conti, dentro di me sono un tecnico, elemento fondamentale per essere un bravo amministratore”.

Eva Biotto, innanzitutto chi è lei? Qual è la sua storia politica?

Ho 40 anni e sono di Malo, sposata con due figli. Ho già avuto esperienze nella comunità maladense, facendo l’animatrice e cantando nel coro parrocchiale. Sono laureata in ingegneria gestionale, e per 10 anni ho lavorato nel settore dell’informatica. Sono un tecnico ma con orizzonti intellettuali aperti, dato che qualche anno fa ho preso l’abilitazione per insegnare, lavoro che adesso svolgo stabilmente. Sono dentro la politica del mio Comune da 10 anni, sempre nei ranghi della minoranza, di cui sono capogruppo dal 2009. Ci avevo già provato nel 2010 e oggi mi ripresento più pronta e con un grande gruppo al fianco.

Dove e perché nasce l’idea di ‘Noi, Malo’? E come mai questo nome?

Il nome l’abbiamo scelto tra una rosa di oltre trenta proposte. Ci piace perché è molto diretto, e il ‘Noi’ sottolinea l’idea di collegialità ed apertura che vogliamo dare. Il gruppo di lavoro è partito nel marzo del 2014 ed è cresciuto pian piano fino a contare i quasi cento  persone. La lista è nata per il bisogno di coinvolgere maggiormente la popolazione alla vita amministrativa della comunità. Uno dei nostri fiori all’occhiello infatti sono i Laboratori Cittadini, momenti di due ore che facciamo in tutti e quattro i quartieri di Malo (quattro sono anche i pezzi del puzzle del nostro logo), durante i quali parliamo con le persone per coinvolgerle nel nostro progetto, raccogliere idee e problematiche da risolvere.

Chi fa parte della lista? Hanno esperienza politica o sono ‘nuovi’?

Dei nostri 16 candidati la sola Giulia Fabris ha esperienza, essendo mia attuale collega nella Minoranza. Gli altri, eccetto poi me, sono tutti nuovi. Abbiamo persone che rappresentano tutte le categorie sociali e produttive, con un intervallo di età che va dai 20 del più giovane ai 52 del più ‘anziano’.

Quali sono i tre punti fondamentali del vostro programma?SER-046

Sociale, Impresa e Opere Pubbliche. Innanzitutto vogliamo affrontare il problema del lavoro, potenziando i tirocini per i disoccupati e cercando di rimodulare le tasse. Poi serve molto più dialogo con le numerose imprese maladensi. Vogliamo creare un documento, che adesso non esiste, col quale controllare lo stato di salute delle aziende sul nostro territorio, avendo così un’idea per poter poi puntualmente intervenire a loro sostegno. Infine, per quanto riguarda le opere pubbliche, reputiamo di primaria necessità l’attenzione alle scuole, in particolare alle elementari Rigotti, oltremodo bisognose di interventi strutturali.

Cosa farete se sarete eletti? E cosa potete dare in più rispetto all’attuale Amministrazione?

Ci metteremo subito a lavoro per una revisione del bilancio e per la stesura del documento di programmazione degli interventi per tutta la durata del mandato. In più possiamo garantire un continuo scambio di idee e coinvolgimento delle persone, cosa che secondo noi l’attuale Amministrazione non fa. In quest’ottica riteniamo che la Giunta debba essere il momento finale di decisione, ma che a monte prevede che gli assessori e i consiglieri si confronti con i gruppi di lavoro istituiti ad hoc per ogni tema, dai quali dovranno uscire idee e proposte condivise con coloro che poi partecipano alla Giunta. Saremmo insomma un’Amministrazione che fa della partecipazione la sua base, riportando i cittadini ad interessarsi del loro Comune.

A Malo siete quattro candidati. Perché dovrebbero votare proprio voi?

Perché coniughiamo una proposta molto innovativa ed una grande preparazione, garantita in primis dalla lunga esperienza che io posso portare.

Federico Pozzer

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