Il grido d’allarme era stato lanciato nei giorni scorsi dai sindacati che si erano mobilitati chiedendo alla politica di fare la propria parte per salvare posti di lavoro e produzione delle cartiere Burgo. Ieri, l’onorevole Daiela Sbrollini con il collega del partito Pd Ginato hanno preso posizione.

“Apprendiamo dalla stampa la preoccupazione espressa da Alessia Duso capogruppo della lista “Futuro per Lugo” per la difficile situazione dell’azienda Burgo e raccogliamo l’appello lanciato.

 

È necessario intervenire al più presto per evitare che una realtà così importante dell’industria italiana e vicentina entri in una crisi profonda mettendo in difficoltà non solo l’importante produzione industriale ma anche migliaia di lavoratori e di famiglie .Burgo è un marchio storico dell’industria vicentina che attualmente  ha 15 sedi in tutta Italia e una all’ estero e produce prodotti di qualità da sempre.

Riteniamo importante dunque organizzare già dalla prossima settimana un tavolo di lavoro insieme al Presidente della Provincia, alle amministrazioni del territorio, ai parlamentari vicentini di qualsiasi colore politico e con le maggiori sigle sindacali per organizzare un’ azione efficace che possa aiutare l’azienda. 

Sul tema della produzione cartaria abbiamo già sottoscritto un’interrogazione al Ministro in cui si chiedono misure che vadano a tutela della competitività dei settori energivori, tra cui il settore cartario nazionale, con il duplice obiettivo di coniugare la necessaria strada del risparmio energetico al sostegno di quei settori produttivi caratterizzati da elevati costi per l’energia. Va infatti considerato che l’incidenza del costo energetico per il settore cartario rispetto al valore della produzione è molto elevato e si attesta intorno al 20% con punte anche di molto superiori che arrivano anche al 45%. Con bollette per l’energia elettrica che si attestano in Italia sui 170 Euro/MWh rispetto ai 55/60 Euro/MWh francesi e ai 50 Euro/MWh tedeschi.

Contemporaneamente annunciamo che ė in preparazione un’interrogazione parlamentare sulla questione per sollecitare il governo attraverso il Ministro del Lavoro Poletti ad intervenire prontamente e con ogni mezzo possibile per evitare quello che sarebbe l’ennesimo episodio di desertificazione industriale”.

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