Lui che ha definito la sanità veneta come la migliore d’Italia e ‘modello europeo’ non transige sulle liste d’attesa da Odissea ed ha deciso di passare ai fatti, spedendo ispettori nelle aziende sanitarie e intimando ai direttori generali che esige l’abbattimento dei tempi d’attesa. E minaccia il licenziamento.
La notizia arriva proprio nei giorni in cui il gruppo organizzato di Schio ‘La Cordata’ snocciola i dati raccolti grazie ad un questionario che è stato diffuso nelle scorse settimane e dal quale si evince che il 63,5 per cento di chi ha risposto ai quesiti ha definito i tempi di attesa per visite prenotate all’Ulss 4 ‘eccessivamente lunghi soprattutto per alcune patologie’.

‘Non si tratta di una statistica – spiega Alessandro Maculan, membro de ‘La Cordata’ e consigliere comunale di maggioranza scledense – ma di un sondaggio eseguito su un campione di circa 200 persone, che personalmente, ha avuto a che fare con i servizi dell’Ulss 4′. La ‘fotografia’ fatta dal gruppo apartitico, che continua la sua attività di denuncia dei disservizi del sistema sanitario dell’Alto Vicentino parla chiaro e Maculan racconta che l’impegno di chi ormai da anni, si batte per un’eccellenza perduta e che non intende rassegnarsi non cesserà.

Ale Maculan‘Il questionario è servito a tastare il polso degli abitanti del territorio che giornalmente, devono avere a che fare con la sanità pubblica. ‘Abbiamo dato il questionario a gente di ogni età e ceto sociale, fermata per strada e in piazza, dove avevamo allestito dei gazebo informativi. Purtroppo – ha raccontato Maculan – c’è ancora tanta utenza che denuncia disservizi a fatica. C’è la paura di esporsi perchè magari si hanno patologie che ti costringono ad aver bisogno di quel medico o quel servizio. Gli anziani, si nota dall’esito del questionario, sono comunque i più delusi dai tempi delle liste d’attesa, che spesso li costringono a rivolgersi al privato, dove a volte, spendi pure meno’.
A sbraitare è invece il governatore più votato d’Italia Luca Zaia. In un’intervista al Mattino di Padova si parla di una prima sanzione già fatta recapitare con una «messa in mora» del dg di Vicenza, Ermanno Angonese. Un preavviso di risoluzione contrattuale legato alle performance dell’Ulss berica, ritenute particolarmente deludenti.
Luca Zaia ha disposto ispezioni in tutte le aziende sanitarie ( le verifiche sono tuttora in corso ), precedute da un brusco ultimatum ai direttori generali: ‘Esigo un abbattimento dei tempi d’attesa dei pazienti, – ha dichiarato al quotidiano – me lo chiedono tutte le persone che incontro. Se ciò richiede un adeguamento di personale e mezzi, la Regione è disponibile ad agire, ma se non conseguirete risultati concreti e in breve tempo, sono pronto a licenziarvi’.
Il governatore non ha intenzione di mollare sul tema e dopo le ispezioni di questi giorni, è pronto ad un altro giro di visite programmate per settembre. Dg avvisati, mezzi salvati.

Sull’argomento è intervenuta anche Alessandra Moretti, che dalla sua pagina facebook ieri ha detto: ‘Molto bene le ispezioni ordinate da Zaia per le aziende sanitarie della nostra Regione. Questo dimostra però quanto abbiamo fortemente denunciato in questi anni, ovvero che le liste d’attesa in Veneto sono troppo lunghe. Se il tempo impiegato per spiegarci che la sanità veneta è la migliore d’Italia (falso, in realtà è la quinta) si fosse utilizzato per abbattere i tempi d’attesa non ci troveremmo ancora oggi a dover risolvere questo problema’

Natalia Bandiera

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