Leonardi lascia definitivamente la politica di Zugliano e si butta in quella di Vicenza. Dato il ‘salto di qualità’ dei giorni scorsi, quando con un bando di poche righe si è aggiudicato concorrendo da solo, l’incarico di amministratore unico di Ftv, ha comunicato ufficialmente la rinuncia alla carica di consigliere del comune da lui amministrato per un decennio. Pare che dietro le dimissioni, ci sia una incompatibilità di Leonardi che con i due incarichi non potrebbe percepire entrambi gli emolumenti da amministratore e consigliere comunale. Avrebbe scelto quindi, quello che gli frutta di più.
Leonardi è stato coinvolto in un polverone mediatico in seguito alla nomina di amministratore, ‘regalo’ che Attilio Schneck gli avrebbe fatto, prima di congedarsi da commissario delle Ftv. Nomina al centro di attacchi da parte del Pd, che ha chiesto chiaramente che venga fatta luce su un bando che sarebbe stato poco pubblicizzato.
Silenzio vergognoso, invece, da parte di una Lega, che registra sempre meno iscritti in Alto Vicentino anche a causa di un episodio, sul quale non dovrebbe fare finta di niente un partito che da decenni sale sul pulpito additando chiunque e sbandierando parole come ‘trasparenza’ e ‘legalità’. Eppure la ‘manovra’ con cui Leonardi ora si ritrova con un incarico da 59mila euro l’anno è tipica di quella ‘politica malata, viziata e sporca’, da cui ha sempre preso le distanze il Carroccio silente. (Troppo facile concentrare gli attacchi su Roma ladrona, quando le porcherie ce l’hai accanto casa tua).
Ricordiamo che Schneck è ancora un tesserato leghista e a essere rimasti particolarmente nauseati dalla ‘mossa-Leonardi’, sono stati i ‘quarantenni verdi’, che sono rimasti spiazzati da un incarico che fanno fatica a dichiarare ufficialmente ‘poco pulito’, ma che li sta inducendo ad una riflessione, che avrà delle naturali ripercussioni sul partito.
N.B.
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