I sindaci leghisti non devono aprire le porte del loro paese a nuovi rifugiati.
E’ sintetica e non lascia alcuna possibilità di scelta ai sindaci della Lega Nord la linea politica del Carroccio vicentino, ufficializzata dal consiglio direttivo provinciale della Lega Nord-Liga Veneta lunedì nella sede di via dell’Oreficeria a Vicenza. Una presa di posizione fatta certamente sulla scia della nuova emergenza profughi in arrivo nel vicentino, che prevede almeno altri 2.900 nuovi migranti da sistemare in case ed alloggi di vario tipo.
La delibera, votata all’unanimità e relativa alla ‘gestione dell’accoglienza diffusa dei presunti profughi mediante progetto SPRAR’, cioè il sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati che prevede di dare ospitalità ad un numero di profughi commisurato al numero di residenti, con contributo economico dal ministero dell’interno, è stata resa nota dalla segreteria provinciale.
‘Il Consiglio Provinciale Lega Nord-Liga Veneta di Vicenza del 28/08/2017 , in linea con quanto espresso dal Segretario Nazionale Gianantonio Da Re e dal Segretario Federale Matteo Salvini, ritiene che gli amministratori comunali iscritti al nostro Movimento non debbano aderire al progetto SPRAR proposto dalle Prefetture per l’accoglienza diffusa dei presunti profughi. Nel caso in cui i relativi comuni avessero già aderito, gli amministratori locali iscritti devono attivarsi per la revoca o comunque per il non rinnovo dell’accordo alla sua scadenza’.
Vale la pena di puntualizzare che nessun sindaco leghista del vicentino ha aderito ad oggi alla SPRAR, eccetto il comune di Sandrigo.