“Prelievo forzoso dai conti bancari per salvare le banche in crisi”, il grido d’allarme del grillino Jacopo Berti, legato a quanto sta accadendo in questi giorni nelle provincia di Treviso. Ma l’intento di Berti è quello di spronare i correntisti di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca a verificare che la trappola dell’una tantum per salvare le banche fallite non si sia già innescata sui loro conti bancari.
I casi specifici, come riporta Berti sono: “ Banco Popolare preleva 25 euro secchi da ogni conto corrente, Unicredit e Ubi invece si rifà sul cliente giocando all’insù sui costi mensili del conto”.
Tre banche che hanno contribuito al fondo salva-banche e che ora pensano di recuperare rifacendosi sui propri clienti, giocando sulle ‘proposte di modifica unilaterale del contratto’ che in questi giorni stanno inviando ai propri clienti, consapevoli del “se non accetti cambi banca”. E quando un cliente ha in corso finanziamenti o mutui per la casa, la strada per cambiare banca è sempre irta e battagliera.
L’esborso imposto in provincia di Treviso, perché di richiesta non è proprio il caso di parlarne, sembra stia arrivando anche nel vicentino, come anticipa Berti, ed invita tutti i correntisti di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca a controllare e a denunciare.
Sul piede di guerra già le associazioni dei consumatori, in particolar modo AltroConsumo che si è rivolta direttamente a Banca d’Italia, al Ministero dell’Economia e all’Abi chiedendo: “Come mai i correntisti di un solido come il Banco devono pagare il salva-banche applicato a quattro banche in crisi?”. E’ stato proprio l’istituto a fornire la spiegazione, motivando la loro decisione con i clienti, non ritoccando i costi, ma operando al 31 dicembre prossimo il prelievo di 25 euro, a fronte dei 152 milioni di euro in relazione al ‘fondo nazionale di risoluzione’ e che una quota di questi rifletterà sulla clientela.
“Controllate immediatamente – continua Berti – Denunciate, perché è un metodo inaccettabile per salvare le banche e i banchieri che le hanno portate al disastro”.
Paola Viero