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‘La riforma sanitaria andava fatta: concentrarsi su qualità servizi e liste d’attesa’

Dopo l’approvazione del progetto di legge relativo alla riforma della sanità veneta, il Consigliere regionale Franco Ferrari (Alessandra Moretti Presidente) interviene con una nota scritta sull’argomento. “Finalmente il Pdl n. 23 è stato votato – dichiara Ferrari – magari non soddisfa tutti, magari soddisfa solo una parte, ma la verità è che oramai i tempi erano maturi: la politica non deve esagerare, ma limitarsi a dedicare a sé stessa solo il tempo necessario. Questa riforma era necessaria anche se le visioni della governance della sanità venetasono diverse, ma ciò che conta è che non si devono privare i cittadini dei servizi che devono obbedire a criteri di efficienza, efficacia ed economicità”.

“Da uomo pratico e concreto – prosegue Ferrari nel suo intervento – tendo a tralasciare la cosiddetta ‘routine politico-amministrativa’: il ‘discutere tanto per discutere’ non aiuta nessuno. Sono convinto che sia il lavoro della maggioranza che quello della minoranza sia stato utile e che siano state apportate modifiche sostanziali al Progetto di Legge. Dal mio punto di vista, posso affermare che non sarà il numero delle ASL a determinare una Sanità migliore per il Veneto, ma saranno le risposte che dovranno pervenire tramite i servizi”.
“Molti cittadini – continua il Consigliere – mi hanno evidenziato le lungaggini del dibattito sotto varie forme: non si è capito, ad esempio, perché la discussione sulla riforma non sia terminata prima, dopo mesi trascorsi senza approdare ad una conclusione, senza distinzioni tra destra, sinistra e centro, con la sensazione che i veri problemi che insistono sulla Sanità non interessassero a nessuno. Tutto ciò non rientra nel mio modo di programmare e pianificare metodi e tempi al fine di raggiungere l’obiettivo”.
“Ritengo decisivo a questo punto – puntualizza il Consigliere – il lavoro successivo, ovvero l’aggiornamento del Piano sociosanitario. Le priorità devono essere il riparto dei costi standard e la riduzione delle liste d’attesa. Sarebbe dunque opportuno spiegare bene le linee di una riforma che interessa un settore cruciale come la Sanità dove si deve cambiare per migliorare i servizi a favore dei cittadini con il massimo della trasparenza e del coinvolgimento istituzionale. Come gli altri settori, anche la Sanità ha meno risorse e l’obiettivo è spendere meglio senza ridurre i servizi”.
“È essenziale – spiega Ferrari – che le nuove Aziende abbiano un budget-bilancio proprio, per intervenire sugli acquisti urgenti, in modo del tutto autonomo, affinché la centralizzazione non allunghi i tempi di erogazione dei servizi a scapito dei cittadini. Da questa riforma sanitaria i cittadini non dovranno subire alcun allungamento delle liste d’attesa e di esercizio, bensì più efficacia ed efficienza dei servizi erogati”.
“Questa riforma – conclude Ferrari – è figlia di un periodo di crisi economica e di revisione della spesa pubblica (la ‘spending review’). Per questo si deve prestare molta attenzione nel dedicare le risorse economiche: il fine deve essere sempre la tutela della salute del cittadino”.