Lotta allo smog, potenziamento della raccolta differenziata e difesa del suolo.

Un miliardo di euro è stato messo in conto dalla regione Veneto nel triennio per favorire la qualità dell’aria, combattere lo smog e combattere la libera circolazione dei rifiuti speciali. Sono centinaia i cantieri avviati in tutto il Veneto per la difesa del suolo e cospicui gli investimenti sui bacini di laminazione per la sicurezza idrogeologica, con 36 milioni di euro investiti per i 4,6 milioni di metri cubi del bacino dell’Astico.

3 milioni di euro i contributi assegnati ad associazioni di volontariato di Protezione Civile e Antincendio boschivo. “Questi sono soltanto alcuni dei principali risultati che abbiamo raggiunto nel 2019”, spiega l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che traccia un bilancio di un anno di attività per quanto riguarda le competenze in capo al suo assessorato.

“L’anno che si chiude è stato particolarmente ricco di provvedimenti – sottolinea Bottacin – prima di tutto sottolineo abbiamo confermato il grande impegno nella lotta allo smog. Con i provvedimenti del 2019 la giunta regionale ha raggiunto quota un miliardo di euro di interventi di varia natura per favorire il miglioramento della qualità dell’aria. Ricordo solo, tra gli altri, lo stanziamento di 2.150.000 euro di incentivi per la rottamazione di autoveicoli inquinanti”.

Costante, per la Regione Veneto, l’impegno nel campo dei rifiuti, dove il Veneto continua ad essere leader nazionale per la raccolta differenziata (raggiunta quota 73,8% nel 2018). Ma la battaglia continua per quanto concerne i rifiuti speciali, ambito per il quale il Veneto chiede con forza la modifica della normativa nazionale. “La legge che consente la libera circolazione dei rifiuti speciali va cambiata – ribadisce l’assessore Bottacin – è una norma che rischia di vanificare ogni nostro sforzo e le virtuosità indiscusse che il Veneto vanta nel campo della gestione e dello smaltimento dei rifiuti. Noi continueremo a chiedere che il ministro Costa cambi la legge e proseguiremo le nostre attività di controllo in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine”.

Grandi sforzi sono stati profusi anche nel campo della bonifica e del ripristino ambientale dei siti inquinati, con 3 milioni di euro destinati ai Comuni per bonifiche di vario tipo.

“Abbiamo avviato 293 cantieri per oltre 157 milioni di euro solo per quanto concerne il ripristino e la mitigazione del rischio post Vaia – continua Bottacin – altri 132 interventi per 15 milioni di euro riguardano opere idraulico forestali e 50 interventi per 20 milioni di euro garantiscono opere idrauliche di riduzione del rischio. Solo per dare un’idea ricordo che sono 10 gli stati di crisi che ci siamo trovati a gestire nel 2019 – conclude l’assessore Bottacin – la gestione del post Vaia è una grande responsabilità per quanto ingente sia la mole di lavoro.  I nuovi siti valanghivi emersi dopo il maltempo 2010 sono 90 e richiedono attenzione costante e presidio per garantire l’incolumità della popolazione. Anche questo fa parte delle tante attività di Protezione Civile”.

a cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

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