In tutti i punti d’acqua analizzati esternamente al sito della discarica le condizioni idrochimiche sono conformi ai valori previsti dalla legge e non evidenziano  indici di compromissione qualitativa.

E’ questa, in sintesi, quanto riportato nel rapporto tecnico consegnato ufficialmente in Comune a seguito della prima campagna di indagine e rilevazioni gestita dallo Studio Associato Sinergeo di Vicenza e relativa all’area limitrofa alla Discarica Quattro Strade.

 

Il monitoraggio era stato deciso, si ricorda, a seguito della comunicazione giunta al Comune da AVA srl circa il superamento delle soglie di contaminazione previste dal D.Lgs n. 152/2006 per il parametro solfati.

“Investiti del problema – dichiara Andrea Zorzan, assessore comunale all’Ecologia – e in piena sinergia tra Comune, AVA e Studio Sinergeo, abbiamo preso di petto la questione e strutturato un piano di monitoraggio che si sviluppa in un arco temporale di 15 mesi. La prima campagna di analisi, con tutte le precauzioni del caso, ci offre un ritorno positivo. Ai thienesi e non solo a loro posso dire che l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sulla qualità della risorsa Acqua è un punto fermo. Siamo fiduciosi – continua Andrea Zorzan – di poter dire, al termine di tutte le analisi in programma e che restano ancora da fare, che il fenomeno è circoscritto nell’ambito della discarica e non compromette la qualità dell’acqua”.

Il settore indagato dai tecnici per le analisi copre un’area rappresentativa estesa di 3 Km, sottogradiente rispetto alla discarica.

Dal confronto sinottico rilevato dalla rete dei sei pozzi dell’area esterna alla discarica si può stabilire – si legge nella relazione tecnica – che “i valori analitici delle specie chimiche ricercate sono risultati conformi alla Concentrazione Soglia di Contaminazione di legge per tutti i pozzi campionati”.

Relativamente al parametro Solfati, il range delle concentrazioni si attesta tra 13 e 20 mg/l: tale valore evidenzia una situazione idrochimica naturale omogenea al quadro analitico a monte della discarica.

I risultati hanno anche confermato che la “piuma di contaminazione proveniente dalla discarica si esaurisce entro alcune centinaia di metri per i meccanismi chimico fisici tipici dei processi in attenuazione naturale”.

I tecnici sottolineano al riguardo che anche il Centro di Idrico di Novoledo, che da anni tiene sotto controllo anche il pozzo dell’area della cava di Cà Orecchiona, conferma i valori rilevati. Addirittura – si continua a leggere nella relazione – il trend di lungo periodo relativo al parametro solfati è in attenuazione. La posizione geografica di questo pozzo risulta essere particolarmente significativa ai fini dell’indagine.

 

 

Cronologia del lavoro svolto dall’Amministrazione

 

Il 18 ottobre 2013 era stato rinvenuto una situazione di superamento dei limiti di legge per il parametro solfati. Il 22 ottobre era stata convocata la seconda commissione consiliare comunale. Il 25 ottobre si era tenuto il tavolo di lavoro in Provincia. Il 30 ottobre erano partite le procedure per avviare la raccolta di dati. A partire dal 5 novembre sono stati installati nei pozzi le attrezzature per il monitoraggio.

Il 19 novembre è iniziata l’attività di censimento e campionamento dei pozzi.

“Spero che Thiene – afferma in conclusione Andrea Zorzan – possa apprezzare il modo di lavorare e di affrontare le questioni ambientali che questa Amministrazione sta usando e che fino ad oggi ci ha dato ragione. Lavoriamo senza spettacolarizzazione, senza agitare paure od esprimere giudizi in assenza di dati. Stiamo affrontando i temi, studiando le posibili soluzioni e posso dire che questa Amministrazione ha invertito la rotta in campo ambientale: ricordo in proposito le vicende che in un anno e mezzo di governo abbiamo risolto quali il Biodigestore, la cava Vianelle e questo della Discarica Quattro Strade, che sembra avere imboccata la medesima strada”.

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