Quattro migranti ed una bufera nel paese di Malo, dove da quando il parroco don Giuseppe Tassoni ha detto ai suoi fedeli del probabile arrivo di alcuni migranti sbarcati dalla nave Diciotti e provenienti dall’Eritra, l’opinione pubblica si è spaccata in due. Sulla vicenda è intervenuto il Movimento Italia Sociale Vicenza, con il suo portavoce Gian Luca Deghenghi, che ha rivendicato lo striscione affisso nella notte sul duomo maladense. a spiegare le motivazioni del gesto:
“Diocesi e parrocchie di tutta Italia si sono rese prontamente disponibili a ricevere una quota dei migranti sbarcati, dopo l’intervento decisivo della Chiesa, dalla nave Diciotti. Grazie al Vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, e a don Giuseppe Tassoni, parroco locale, quattro posti saranno disponibili a Malo. Quanto ci tenga don Giuseppe ai migranti, lo ha ben fatto capire poche settimane or sono, a messa, catechizzando i parrocchiani sull’argomento, ma se il parroco ed il suo rodato gruppo di accoglienza sono ansiosi di ripetere le esperienze di ospitalità del recente passato, non si può dire lo stesso della cittadinanza. Quattro rifugiati potrebbero non configurare un problema, ma spostando l’attenzione sulla situazione generale, sono un’altra goccia nel mare del disastro prodotto dai pesanti effetti della presenza di immigrati nei vari comuni del vicentino. Lo striscione affisso dai militanti del M.I.S. Vicenza, simbolicamente a Malo, oggi al centro delle polemiche, ha voluto ricordare e sottolineare che intorno alle ipocrite “gare di solidarietà” di grandi e piccoli operatori dell’accoglienza gira un enorme e squallido business, che finisce per gettare ombra anche sull’operato della Chiesa Cattolica e degli enti umanitari ad essa collegati. Non sarà il caso del Vescovo Pizziol, di don Tassoni e di tanti altri porporati e parroci tanto caritatevoli verso i migranti, ma è forte, presso la popolazione ed i fedeli, il dubbio che la brama di accogliere di taluni personaggi non sia animata solo da puro spirito cristiano. Sicuramente il fervore umanitario di don Giuseppe Tassoni è animato da totale buonafede, ma ciò non deve sottrarlo dal riflettere sul disagio, spirituale e materiale, che potrebbe arrecare alla comunità di Malo.”
Il comitato fa riferimento ai dati diffusi dal ministero dell’Interno sulle statistiche relative ai reati commessi in Italia nel 2018. Da questi dati emerge che tra l’1 gennaio e il 30 giugno del 2018 sono state denunciate o arrestate 429.506 persone, di cui 136.876 stranieri (il 31,9% del totale). Secondo l’Istat la popolazione straniera in Italia si aggira intorno all’8%. Ma tra i criminali la percentuale sale fin quasi al 32%. L’anno scorso, sempre nei primi sei mesi, le persone denunciate o arrestate erano state 464.784, di cui 127.264 stranieri (il 27,4%).
Secondo Cioni questi dati dimostrano che “non solo è stato poco saggio distribuire nei territori soggetti di cui non si sapeva nulla quando la domanda di asilo era ancora in attesa di valutazione dalle commissioni, ma che se è comprensibile che un parroco si lasci andare alla demagogia ecumenica, non si può pretendere che un amministratore pubblico faccia lo stesso, sarebbe una licenza che denota un approccio ideologico e pressapochista, oltre che irresponsabile verso i suoi concittadini”.