Dalla forma alla sostanza, dal linguaggio sobrio alla schiettezza dei numeri, dalla gaffe sulle terapie intensive ad una progettualità che riguarda il benessere di giovani trascurati da una politica incapace di pensare al futuro. 51 minuti di discorso, quelli del Premier Mario Draghi, che ha convinto gli italiani con il programma oggi illustrato al Senato. Parole e concetti che hanno spiazzato chi si aspettava essenzialità e freddezza da super eroe chiamato a risollevare un’Italia che sta soffrendo. E non solo di pandemia. Non è stato così, Draghi si è dilungato, agganciando sin dalle prime battute chi lo ascoltava e inchiodando tutti fino alla fine. Un discorso lungo ma pieno di contenuti, a cui non eravamo abituati, sia per lo stile, sia per quella personalità, che la dice tutta sullo spessore di un uomo capace, ma anche umano nella voce rotta dall’emozione.
“Combattere con ogni mezzo la pandemia e salvaguardare i cittadini, non dimenticare le persone morte a causa del Coronavirus e tutti quelli che hanno perso il lavoro e le proprie attività’.
E ancora: “Il Governo farà le riforme ma affronterà anche l’emergenza. Non esiste un prima e un dopo. Siamo consci dell’insegnamento di Cavour: le riforme compiute a tempo, invece di indebolire l’autorità, la rafforzano. Ma nel frattempo dobbiamo occuparci di chi soffre adesso, di chi oggi perde il lavoro o è costretto a chiudere la propria attività”
‘Da oggi inizia una nuova era – ha concluso Silvia Covolo – quella dell’Unità, con un leader forte al comando, che saprà fare sintesi e dettare la linea. Speriamo che quanto accaduto domenica con gli impianti da sci chiusi, sia stato solo un retaggio del passato e che non si ripeta più’.
N.B.