Un Comune che vuole essere al servizio dei cittadini e che che mira al modello europeo. E’ quello di Schio, al lavoro dall’estate 2012, con sondaggi, interviste e incontri con i cittadini. Per comprenderne le esigenze, per stabilire nuovi percorsi di trasparenza amministrativa. Tre gli obiettivi del piano di miglioramento del Comune di Schio: misurare il benessere dei cittadini e dar loro modo di conoscere ogni passaggio della spesa pubblica; riorganizzare gli sportelli per accogliere meglio cittadini e imprese; comunicare più efficacemente all’interno dell’organizzazione.
Un progetto ambizioso, certo, quello dell’amministrazione comunale scledense, che a distanza di oltre un anno, però, è pronto ad affrontare un primo esame: quello cui verrà sottoposto lunedì 28 ottobre quando, a Palazzo Garbin, valutatori esterni del Dipartimento della Funzione Pubblica dovranno accertare se il Comune di Schio è pubblica amministrazione che utilizza in modo efficace il modello organizzativo europeo basato sulla continua autovalutazione dell’operato (definito CAF – Common Assessment Framework). La visita nasce in seguito alla candidatura avanzata dal Comune al CAF External Feedback, procedura che permette di verificare se l’organizzazione sta applicando correttamente i principi di autovalutazione e miglioramento.
Prima tappa del percorso di autovalutazione, nel giugno 2012, furono i sondaggi al personale.
Puntavano su argomenti di vario interesse amministrativo quei sondaggi. Dalla leadership alla gestione delle risorse umane, passando per politiche e strategie, partnership e risorse, processi e gestione del cambiamento. “L’autovalutazione – si legge nella scheda che presenta il percorso – è un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un’organizzazione con riferimento a un modello di Total Quality Management.
Conoscere le tecniche per rendere perfettamente funzionante la “macchina comunale”, pianificare i processi di miglioramento, individuare le priorità di esecuzione, sono tutti obiettivi che devono necessariamente passare dalla autovalutazione delle proprie forze e delle energie sin qui impegnate. Ecco perchè i sondaggi al personale rappresentarono la prima tappa dell’autovalutazione, e il Comune di Schio punta alla perfetta interazione tra amministrazione e cittadino, coerentemente agli obiettivi istituzionali di medio e breve termine, pienamente integrati nel PGS 2010-2014 e nel PEG 2013. Ogni intervento è finalizzato al miglioramento dei risultati dell’organizzazione e del rapporto con il cittadino.
Quali le priorità d’azione del piano di miglioramento predisposto dal Comune di Schio?
La prima riguarda i servizi offerti dalla pubblica amministrazione ai suoi cittadini. Una sorta di monitoraggio dell’indice di gradimento dell’offerta , stabilire il grado di benessere dei destinatari e dare, costi del servizio alla mano, un resoconto dei soldi pubblici spesi. Uno screening della spesa pubblica che, se dovesse rivelarsi errata, può essere modificata in corso d’opera, adattandola alle esigenze dei cittadini e attuando nuove politiche amministrative.
La seconda azione riguarda gli sportelli unici per i servizi al Cittadino, Edilizia-imprese e Sociale. Il piano di miglioramento prevede la riorganizzazione del sistema di accoglienza dei cittadini e delle imprese: vi si accederà meglio e i servizi saranno svolti con più celerità.
Infine, il piano punta sulla comunicazione interna tra funzionari e personale del Comune di Schio. Comunicare esigenze organizzative migliora il benessere individuale e professionale dei lavoratori. Strategia di intervento è: motivarli, valorizzarne l’operato, coinvolgerli nell’azione comune di un piano ambizioso che mira a rappresentare Schio come modello di una pubblica amministrazione perfetta.
di Redazione Thiene on line