Che quello tra Arsiero e Tonezza sia un matrimonio di convenienza ancora non è dato sapere, ma di sicuro l’intenzione di dare il via ad una unione felice c’è proprio tutta da parte delle due amministrazioni.
E come nel più classico corso per fidanzati Tiziana Occhino e Diego Dalla Via hanno fissato due serate di approfondimento, la prima martedì prossimo nella sala conferenze in Piazza Rossi ad Arsiero, e l’altra giovedì 23 giugno a Tonezza nel centro congressi in zona impianti sportivi, entrambe con inizio alle 20.30.
Per i due paesi confinanti, Arsiero di 3.200 abitanti e Tonezza di poco più di 500, entrambi con una spiccata vocazione montana e con l’esigenza di uno sviluppo turistico sul territorio, il percorso verso la fusione è possibile, e la cittadinanza deve iniziare ad intravederne il percorso.
Il sindaco di Arsiero Occhino racconta come si è arrivati alla ‘proposta di matrimonio’ proprio con il paese di Dalla Via, nonostante il cercato coinvolgimento di tutti i comuni limitrofi sul tema della fusione.
‘Abbiamo raccolto il parere favorevole – ammette Occhino – del solo comune di Tonezza del Cimone a proseguire concretamente sul percorso, iniziando l’iter previsto dalla normativa. Il primo passo deve essere una delibera consigliare per chiedere alla Regione di dare il proprio parere favorevole, con un successivo attivarsi nell’organizzazione di un referendum che dia la parola ai cittadini’.
I due incontri informativi con la popolazione sono preliminari in vista dei consigli comunali per approvare la delibera. ‘Vogliamo iniziare con tutta la cittadinanza – continua il sindaco di Arsiero – un dialogo franco e proficuo per capire le ragioni e le opportunità offerte dalla Regione al processo di fusione, e per spiegare bene i tempi e i modi dell’iter necessario’.
Nell’ottica di questi sindaci pionieri la fusione tra i piccoli comuni non significa solo risparmio, ma anche servizi più efficienti da dare ai propri cittadini. ‘Le amministrazioni di Arsiero e Tonezza – spiega ancora Occhino – sono convinte che, visto il difficile periodo che stiamo affrontando per la finanza e la gestione pubblica dei servizi, sia nostro dovere mettere in campo tutte le possibilità concrete di emancipazione e di respiro della macchina amministrativa. Essendo momentaneamente di difficile attuazione – conclude il primo cittadino di Arsiero – le politiche di gestione associata dei servizi in Unione Montana o tramite convenzione, riteniamo che non si possa continuare a far pesare sul territorio e sui servizi ai cittadini i lunghi tempi di risposta politica alle sempre più difficili sfide cui è chiamata a far fronte la pubblica amministrazione’.
Marta Boriero