A chi crede che quelli di Forza Nuova sono quelli che vogliono la camera a gas , quelli della caccia spietata al ‘nero’, basta partecipare alle loro passeggiate notturne nell’Alto Vicentino, per comprendere che loro vogliono solo il benessere della loro comunità e vogliono mettere a disposizione il loro tempo per fare la loro parte. Ecco perchè tra chi accusa il movimento di essere ‘estremo’ e chi lo difende sostenendo che è cambiato e non è più quello degli ‘intolleranti’, siamo andati a vedere con i nostri occhi. Abbiamo passeggiato lungo le vie di Schio, dove i rappresentanti di Forza Nuova, sotto le direttive di due leader che sanno farsi rispettare come Monica Mometti ed Enrico Santini, passano per le case e lasciano dei biglietti per fare sapere che hanno vigilato e che se qualcuno avesse bisogno, loro ci sono. Pronti a segnanalare alle forze dell’ordine qualcosa di anomalo e sospetto.
Le scene che abbiamo visto sono quelle che ci piace raccontare, con una signora che in una via adiacente a Schio, sta per rincasare e chiede a quella squadriglia di ragazzi di ogni età cosa ci fa davanti alla sua porta. ‘Siamo di Forza Nuova – interviene subito Enrico Santini che le stringe la mano e la guarda negli occhi per rassicurarla, che nonostante l’ora tarda, quelle persone stanno setacciando il quartiere per constatare che tutto vada bene’. La donna sfodera il sorriso di chi può venire nonna o mamma a quei ragazzi e racconta che sta tornando a casa, accompagnata dal figlio con cui ha mangiato una pizza. ‘Mi sono fatta accompagnare dai miei familiari perchè ho paura di tornare sola – spiega – ormai, sui giornali si legge di aggressioni e furti. Non ci sentiamo tranquilli. Grazie per quello che fate, è una cosa utile e ci fa sentire protetti’.
‘Stiamo raccogliendo tanti messaggi di apprezzamento in tutti i quartieri di Schio, ma anche di Thiene e di alcuni paesi dell’Alto Vicentino – racconta Monica Mometti, donna di carisma e rispettosa delle regole civili – nel volantino che lasciamo nella buca della posta, c’è un numero di telefono, che i giorni seguenti alle nostre passeggiate, viene bersagliato di messaggi in cui ci viene espresso consenso, ci vengono segnalate situazioni di disagio non solo dal punto di vista della sicurezza. E siamo ben lieti di farcene carico, di affrontarle e dare una mano d’aiuto a chi spesso fa fatica a chiederlo’.
L’impegno sociale è la prima missione della responsabile provinciale di Forza Nuova, che solo a Thiene ha superato i 50 iscritti, con richieste che arrivano tutti i giorni. ‘La crescita del nostro movimento è dovuto al nostro modo di agire. La gente è stufa della politica dei partiti, quella che parla e non fa. A noi piace parlare meno e fare fatti. Ci piace risolvere questioni, quando è possibile farlo’.
In seno a Forza Nuova sono nati diversi gruppi, che si occupano dei vari temi che compongono la vita dei cittadini. ‘Solidarietà Nazionale’, che si occupa della raccolta viveri da donare alle famiglie disagiate: sono decine quelle a cui hanno dato sollievo in varie zone dell’Alto Vicentino. ‘Forza Nuova Disabilità’, nato grazie all’input di genitori che vivono sulle loro spalle il carico di quando ruota attorno al mondo della ‘diversità’ e che troppo spesso, non si sentono supportati dalle istituzioni. E ancora, c’è il neonato gruppo ‘Ordine Futuro’, che si occupa di cultura.
Insomma, se qualcuno ha qualche dubbio, vada a passeggiare con uomini e donne di Forza Nuova, che non ci stanno quando si sentono accusati di ‘razzismo’.
‘Noi siamo per il rispetto delle regole e non perseguitiamo chi ha un colore della pelle diversa – conclude Santini – purchè si adegui alle regole civili. Noi non siamo contro gli extracomunitari, ma contro chi pensa che possa fare i porci comodi, prendendosi beffa di chi è invece rispettoso delle regole. Purtroppo, siamo in un momento storico in cui la gente vede nell’immigrato e nella sua gestione una sorta di ingiustizia, che si contrappone al suo disagio. Ma questa ribellione non deve mai trascendere e noi cerchiamo di farlo capire ai nostri ragazzi durante le riunioni’.
Natalia Bandiera (segue fotogallery a cura di Lorenzo Bressan)