Come succede negli esami di ammissione all’università, chi non ce la fa al primo colpo, se non ha fatto un esame davvero pessimo, può avere fiducia nel
ripescaggio. E’ quello che è successo a Schio, che grazie al suo 32esimo posto nella graduatoria dell’assegnazione dei fondi regionali per la riqualificazione del centro storico, non è entrata nella rosa dei 29 vincitori ma alla fine è stata ripescata e si porterà a casa 170mila euro per migliorare il suo ‘salotto buono’.
Estromessa definitivamente dai finanziamenti Thiene, che con il suo 45esimo posto su 54 gareggianti ha fatto la figura del geometra a cui non interessa
diventare architetto.

 

Il bandolo della matassa risiede probabilmente nel fatto che Schio, come altri comuni che hanno partecipato al bando, ha affidato la gestione del progetto ad
un ente esterno, mentre Thiene ha preferito gestirlo internamente per non dover sostenere spese. Un mancato guadagno dovuto ad un mancato investimento quindi e ora la città dei Colleoni, da sempre considerata un punto di riferimento per il commercio locale, dovrà sostenersi con le sue forze per non rischiare di sfigurare con la vicina Schio.

A. Bia.

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