Non si placano le polemiche dopo il divieto d’accesso agli indipendentisti veneti che volevano partecipare alla Festa dei Popoli. Un episodio, che non ha rovinato una giornata che ha registrato un boom di presenze ieri a Villa Fabris, ma sul quale il sindaco Gianni Casarotto e l’assessore Maurizio Fanton ci tengono a fare chiarezza. Il primo a farlo stamattina è stato il primo cittadino, che premette: ‘Il Veneto non è una nazione riconosciuta.
Per quello che so io l’Italia è solo una. Nel caso venisse riconosciuta l’indipendenza della nostra regione, ne prenderemo atto. Alla Festa dei Popoli c’era la presenza dell’Italia che era ben rappresentata, come lo Stato Tedesco e tutti gli altri, che si erano iscritti alla Festa, come era previsto per potervi accedere. L’arrivo dei venetisti con tanto di bandiera è sembrata una provocazione. Non è il caso di fare polemiche – ha concluso Casarotto – ma l’organizzazione si è adeguata. Ripeto, non mi risulta che il Veneto sia uno Stato, ma se questo dovesse accadere, anche lui avrà il suo spazio all’interno della Festa. Per ora non è così e quindi non aveva senso la loro presenza’.