‘Chiediamo un canile pubblico da dieci lunghi anni e nessuno ci ha mai ascoltati’. E’ la reazione dell’Enpa, per bocca di Federica De Pretto, che torna sul piede di guerra dopo la proposta della Lega Nord di Schio, che ha inviato una lettera ufficiale proponendo il progetto che il consigliere Luigi Santi definisce ‘realizzabile in tempi brevi’.
Un’idea, quella di allestire un canile fatto per bene, nella zona industriale, che il sindaco di Schio ha definito una ‘carnevalata’. Un’uscita un pò infelice, che ha scatenato le ire di chi ritiene che sia arrivato il momento di affrontare un problema, da molti definito ‘rogna’, che avrebbe meritato certamente più attenzione in tutti questi anni.
‘I sindaci hanno sempre preferito tenere un canile abusivo e pagarlo con i soldi dei cittadini. Ora abbiamo un canile fuori legge, con tanto di ordinanza di sgombero e una di demolizione, sempre pagato con soldi dei contribuenti. Un canile che non permette all’Enpa di fare adozioni. I volontari non riescono a lavorarci serenamente ogni volta che ci mettono piede – spiega Federica De Pretto – Però ora le gabbie sono lustre. Chi ha visto le condizioni dei cani prima dello sgombero non dimentica, però. Com’è nero su bianco il nunero dei cani morti. Noi dell’Enpa non dimentichiamo e a chi non crede, chiediamo di documentarsi, chiedendo il report dei decessi all’Ulss 4. Abbiamo visto cani con pus alle orecchie, con tumori grandi 20 centimetri, con denti marci, con dermatiti trascurate, impauriti, terrorizzati dall’essere umano. Facile chiedere adesso alle persone di visitarlo. Ci sono meno cani che a casa mia, in questo momento, ma gli animalisti dell’Alto Vicentino non dimenticano e chiedono ancora una volta, di risolvere subito la questione e di mettere la parola fine alla triste vicenda del canile Segalla. Perchè i cani non vengono spostati da quel posto? Perchè dobbiamo ancora mantenere con i nostri soldi un canile di quel tipo?Il posto alternativo c’è, basta spostarli’.
La soluzione secondo il Carroccio scledense c’è, ma per Luigi Dalla Via è inadeguata al punto da definirla uno scherzo di Carnevale. ‘Abbiamo visto tutti in che stato riversa l’area di sosta per nomadi – dice Santi – una discarica bella e buona. Allora mi chiedo anzi chiedo al sindaco Dalla Via che mi spieghi con dati concreti e tecnici perché ritiene tale area inadatta ad un canile rifugio. Vorrei far presente come già fatto nell’ultimo consiglio comunale che il tempo vola e sono trascorsi ben nove mesi da quando qualcuno si è fatto paladino per la risoluzione del problema-canile. Il risultato qual è? Un canile fuori legge e due gare d’appalto andate deserte. Questo è il risultato e non ci stiamo più perchè fino ad ora abbiamo fatto fin troppo silenzio alle richieste legittime degli animalisti, fatti passare per dei ‘talebani’ pur di non ammettere di non saper gestire la situazione’.
‘Il problema canile va risolto eccome – interviene sull’argomento Valter Orsi, leader de La Cordata, che tempo addietro portò la questione in consiglio comunale, prendendo a cuore la richiesta di chi voleva un canile civile per i randagi dell’Alto Vicentino – è ridicolo che siamo fermi su una questione che non si è voluta affrontare. La vicenda del canile non è affatto uno scherzo di Carnevale. Anzi. Va risolta al più presto con un segno di civiltà, costruendo una struttura adeguata, a norma di legge, che sia all’altezza di un territorio come il nostro’.
di Redazione Thiene on line