‘Non avrei firmato l’accordo nemmeno con una pistola puntata alla testa. Hanno declassato un’autostrada prevista dalla Legge Obbiettivo e l’hanno trasformata in una strada provinciale soggetta all’approvazione di tutti gli enti locali. La Regione esce a pezzi da questa trattativa folle che non avrei mai accettato. Il Governo non ha trattato dopo aver concesso 30 anni di proroghe (valore 11 miliardi) al Brennero. La perdita economica e di sviluppo che subirà il nostro territorio è inestimabile e ne faranno le spese le prossime generazioni’.
E’ arrabbiato, deluso e non esita ad urlare quando si tocca l’argomento Valdastico Nord il presidente dell’A 4 Holding Attilio Schneck, che stamattina, ha dichiarato che non si rende ancora conto come si sia potuto firmare un compromesso che castrerà il nostro territorio, bisognoso di sviluppo e che attende da decenni la realizzazione del prolungamento dell’A 31, bocciata l’altro ieri, dopo l’intesa con il Ministero delle Infrastrutture.
Dopo l’intesa dell’altro giorno, il governatore aveva espresso soddisfazione. ‘Si apre finalmente uno spiraglio per rafforzare i collegamenti infrastrutturali fra Trentino e Veneto – aveva detto Zaia al termine dell’incontro – è stato condiviso un importante documento che mi auguro sia il preludio alla definitiva soluzione di questo annoso problema, consentendo alla nostra regione uno sbocco a nord tanto atteso dai cittadini e dagli operatori economici”.
“Ne discuterò col ministro Delrio – aveva concluso Zaia –, che ringrazio per la disponibilità e collaborazione che ci ha sempre garantito su questa fondamentale partita, e col collega presidente del Trentino Ugo Rossi. Si va verso una soluzione condivisa che è il miglior viatico per vedere il traguardo”.
Anche il Presidente del Consiglio Roberto Ciambetti ha definito il patto di martedì, un ‘passo avanti per lo sbocco al Nord per il vicentino’.
Ma Schneck non ci sta e non ha dubbi nel dichiarare: ‘Ma come si fa a firmare una cosa simile. Io non l’avrei fatto mai’.
A.B.