Stop all’aumento dei rifiuti speciali nella discarica Vianelle. I Comuni di Thiene e Marano Vicentino hanno vinto il ricorso presentato al Presidente della Repubblica e il Consiglio di Stato ha annullato il decreto della Provincia di Vicenza con cui, nel luglio del 2012, era stato autorizzato l’ampliamento di codici di rifiuti speciali da conferire in discarica.
“E’ una soddisfazione –ha sottolineato Giovanni Casarotto, Sindaco di Thiene – perché la sentenza ha messo la salute ambientale al centro della questione. E’ stato rilevato che nel chiedere l’ampliamento dei codici dei rifiuti non è stata rispettata la prassi burocratica, ma soprattutto il Consiglio ha confermato che la zona va protetta e con la sentenza che arriva con l’ultimo grado di giudizio e punta il faro su fragilità e delicatezza del sito, mette la discarica al riparo da eventuali nuove richieste da parte del gestore”.
Il ricorso al Presidente della Repubblica era stato fatto dai Comuni di Thiene e Marano Vicentino dopo che ogni altro tentativo per impedire che la discarica Vianelle divenisse una discarica di rifiuti pericolosi era stato vano. La preoccupazione principale riguardava la falda acquifera che si trova al di sotto della discarica, che avrebbe corso il rischio di ritrovarsi inquinata in caso di infiltrazioni.
“La questione dell’aumento delle tipologie di rifiuti all’interno della discarica Vianelle è stato uno dei primi problemi che abbiamo affrontato come Amministrazione ha spiegato Francesco Luca, assessore alla Qualità del Territorio – Due gli aspetti fondamentali che abbiamo sottolineato: la delicatezza del sito, posto sopra la falda acquifera che rende obbligatorio il procedimento di VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e il silenzio con il quale il provvedimento è stato emanato. Il Consiglio di Stato ci dà ragione proprio su questi temi: ora sappiamo che è illegittimo prendere decisioni simili senza coinvolgere comuni e cittadinanza. Il lavoro a tutela dell’acqua e della falda continuerà, più forte di prima”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino di Marano Piera Moro, che ha commentato: “E’ tanta la soddisfazione di vedere un iter che raggiunge il suo compimento e quindi di poter dire ai cittadini che quando vediamo qualcosa di non corretto possiamo chiedere attraverso la legge il ripristino della legalità”.
Il lavoro di squadra di Thiene e Marano, supportati da altri 27 comuni, ha dato i suoi frutti e grazie alla sentenza i cittadini, con i vari Comitati, possono ora dormire sonni tranquilli, infatti se anche il gestore ripresentasse la richiesta percorrendo il percorso burocratico correttamente, la sentenza del Consiglio di Stato fermerebbe la pratica in quanto la Discarica Vianelle viene considerata una zona che deve essere monitorata e non sottoposta a rischi di inquinamento.
“La volontà politica di tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente – ha commentato l’assessore all’Ecologia di Thiene Andrea Zorzan – la determinazione e costanza con cui le due amministrazioni hanno seguito la vicenda e la consapevolezza di rappresentare le istanze del territorio sono state premiate. La questione ‘Vianelle’ è stata una sorpresa, visto il silenzio con cui si era autorizzato il tutto, che a giugno 2012 le nuove amministrazioni si sono ritrovate a gestire. Elemento fondamentale per ottenere il risultato è stata la piena condivisione di veduta tra i Comuni di Marano e Thiene. Il metodo adottato, ovvero quello dello studio delle carte, degli incontri tra tecnici, dei monitoraggi, che come Amministratori abbiamo svolto, si è dimostratoun metodo corretto e utile. Non ci siamo limitati a gridare un forte ‘no’ per strappare l’applauso, ma abbiamo ‘governato’ la questione. Sono certo che questo risultato, che sentiamo nostro, verrà vissuto dai cittadini come un esempio di buona politica”.
Anna Bianchini
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