Luca Zaia ha annunciato solo ieri, lo schieramento dell’Artiglieria pesante, come aveva definito nei mesi il piano per la Sanità del Veneto e già a Santorso c’è qualcuno che fa notare le crepe nel progetto.
“A Santorso non è stato indetto il concorso per assumere infermieri, avrebbero dovuto fare nuove assunzioni già a luglio per formare il personale in tempo, vito che l’emergenza per la seconda ondata di covid era stata largamente preannunciata”.
A denunciarlo sono ancora una volta Carlo Cunegato e Giorgio De Zen, consiglieri comunali di Coalizione Civica Schio, che accendono i fari sulle criticità che l’utente medio spesso fatica a vedere.
Che il personale scarseggi non è una novità. Non solo a livello nazionale, a Santorso da anni ormai viene denunciata una carenza cronica di figure sanitarie a tutti i livelli.
“Come si potrà affrontare un periodo così difficile in questo modo? Come possiamo rispondere con 4 operatori su 18 nel dipartimento di prevenzione, rendendo così il tracciamento e la sorveglianza attiva difficili? Come possiamo rispondere al bisogno dell’attivazione del reparto di terapia semintensiva quando ci vorrebbe un infermiere ogni 4 pazienti e adesso ce ne sono 4 per 40?”
Cunegato e De Zen spiegano la situazione: “A Santorso non arriveranno nuovi infermieri perché la Ulss 7 non ha indetto il concorso. La nostra Ulss non si è attivata con concorsi a tempo determinato e chiamate a quello a tempo indeterminato già utilizzabile. Il personale utilizzato per l’emergenza Covid viene tolto dagli altri reparti di assistenza. Senza aiuti, quindi, anche gli altri servizi
A.B.