Dalle energie rinnovabili alla necessità di creare nuovi posti di lavoro, dall’educazione dei giovani alla tutela della dimensione etica dello sport: questo l’ampio spettro delle tematiche affrontate dal movimento ‘Impegnathi’ nell’incontro dell’altra sera, alla Biblioteca Civica di Thiene, alla presenza del sindaco Gianni Casarotto.
Un gruppo che, a detta di Giulio Gamba, uno dei promotori, è nato prima della lista Casarotto, di cui si dice espressione e logica continuazione, e che si apre alla partecipazione di chiunque voglia dare un contributo costruttivo, al di là dell’orientamento politico, con la finalità di migliorare la realtà del proprio comune.
Un gruppo che cerca ora una risposta della cittadinanza sui temi, mai critici, ma sempre positivamente costruttivi, che ha lanciato sul tappeto.
Le linee orientative del movimento per ora si muovono su tre filoni, che fanno capo rispettivamente a Lisa Stivanello, a Gaetano Vezzaro ed a Giulio Gamba: tematiche giovanili, città ecosostenibile e progetto incubatore.
Uno spazio particolare poi sarà dedicato al mondo dello sport, per la tutela del quale si èpensato di spingere le società` sportive ad aderire alla ’Certificazione etica’, sul modello dell’Hockey Robur, secondo l’indicazione dello stesso assessore allo sport, Giampi Michelusi. ’E` importante – spiega Carlo Gecchelin, un altro promotore del movimento – che lo sport non sia solo agonismo, ma che porti ai giovani aspetti educativi e valoriali’.
Per creare una città ecosostenibile, si punta sul riuso dei rifiuti e sul ricorso alle energie rinnovabili.
Riuso significa creare un filtro prima della discarica, che permetta di selezionare oggetti ancora funzionanti o riparabili, da donare a persone bisognose o da cui ricavare qualche guadagno.
’Ci sono comuni, come Capannori, in Toscana – spiega Carlo Gecchelin – che, puntando sul riuso, sono stati in grado di organizzare su questo progetto una cooperativa che si sostiene economicamente e che da` lavoro a persone in mobilità’.
’Dobbiamo imparare a copiare i progetti validi intrapresi da altri – aggiunge Giulio Gamba – e le vetrine più importanti della green economy, come Ecomondo di Rimini, dimostrano che questo e` uno dei settori trainanti del business’.
’Un esempio su tutti, i pannelli fotovoltaici sopra ai parcheggi – commenta Carlo Gecchelin – ne abbiamo una dimostrazione eccezionale al centro Industrialcars del Ceccatogroup.’
L’amministrazione pubblica ha apprezzato questi suggerimenti, ed ha già chiesto di esaminare i progetti proposti da Gaetano Vezzaro.
Ma il più ambizioso punto del programma di ‘Impegnathi’, è senz’altro il ’Progetto incubatore’, adottato sul modello della H-Farm di Roncade, Treviso.
Una fucina di idee, un incubatore , appunto, che protegge e supporta le proposte innovative che possono portare un ritorno in termini di posti di lavoro sul territorio, aiutando chi ha buone iniziative, ma scarsi mezzi o poca esperienza per attuarle, cercando sponsor, spazi e soluzioni logistiche.
’Proporremo al comune – spiega Giulio Gamba – di fare un bando per coloro che volessero sottoporre un progetto innovativo, soprattutto nei settori a largo spettro futuro, come green economy, i-city o riciclaggio, alla valutazione di una commissione di professionisti che offriranno il loro impegno volontario. Nel caso superasse l’esame, l’idea entrerà sotto il protettorato del progetto, e la commissione si occuperà di procurare il supporto logistico-finanziario necessario per metterla in pratica, avendo in cambio una parte del ritorno economico.’
Una modalità facilitata per lanciarsi nel mondo dell’innovazione e dell’imprenditoria, una strategia per favorire una fioritura di progetti intraprendenti sul territorio.
’Desideriamo rivolgerci a quella cittadinanza portatrice di idee- conclude Giulio Gamba – che desidera dare un apporto costruttivo alla collettività. Ci proponiamo come tramite fra il cittadino e l’amministrazione pubblica che attende da noi suggerimenti migliorativi. Chi desiderasse mettersi in contatto con noi, può usare l’e-mail impegnathi@gmail.com. Questo può essere un riscontro immediato per un primo contatto, poi la collaborazione crescerà man mano. Stiamo aspettando la risposta dei thienesi, perché nessuno debba poi chiedersi: «Ma io dov’ero?»’
Umberto D’Anna